CALANO LEGGERMENTE GLI ASCOLTI E IL GRADIMENTO PER LA SECONDA PUNTATA DEL GIOVANE COMMISSARIO

 

 

Ottimi ascolti anche per la seconda puntata de “Il giovane Montalbano”, la nuova fiction tratta dai racconti di Camilleri, con il bravo Michele Riondino nei panni del giovane commissario. Ottima anche la prova di Andrea Tidona, attore di casa nostra (l’origine è modicana ed è stato “Premio ragusani nel mondo” l’anno scorso). Nel ruolo di Mery, la sua prima fidanzata, la bella e brava attrice messinese Katia Greco, che ha convinto tutti per naturalezza e intensità. Una recitazione di tipo cinematografico davvero molto convincente. Mery è una donna dalla «bellezza raccolta, come segreta», scrive Camilleri. Seconda puntata tuttavia che non ci ha convinti pienamente, come abbiamo scritto subito dopo la conclusione e non solo perché Katia ci aveva “traditi” tutti, compreso Montalbano ma perché le motivazioni della “fuga” a Catania non erano state rigorose e comprensibili e perché, soprattutto per come è stato strutturato e messo in scena il plot tra Montalbano e Mery, era come se mancasse qualcosa nel racconto. Il tutto a discapito della qualità della fiction, che spesso viaggia su ritmi narrativi lenti e lascia irrisolte diverse situazioni.  

Ma ecco una “fesca” intervista alla bellissima attrice-dottoressa biologa

Come ti sei calata nel ruolo di Mery, la prima donna di Montalbano?

R. Mi sono sentita naturalmente vicina a lei, quindi non ho dovuto fare particolari sforzi. Anche io sono passionale, decisa, amante della buona tavola e come lei credo nei valori della famiglia e dell’amore. Ho cercato di renderlo al meglio tirando fuori, appunto, i miei lati simili.

La serie sta facendo ottimi ascolti, a cosa sono dovuti secondo te?

R. C’era molta curiosità nel vedere un prequel su Montalbano, già di per se una garanzia. Scoprire chi era, cosa faceva da giovane, chi era il suo primo amore. Poi la penna di Camilleri e l’ottimo lavoro di tutti noi, credo abbiano chiuso il cerchio.

 

Hai già avuto dimostrazione di cosa significhi partecipare ad una serie che fa questi numeri?

R. Fa piacere sapere di essere visti da tantissime persone ed è capitato che qualcuno mi abbia riconosciuto. Ho ricevuto tanti complimenti, che fanno sempre piacere e stimolano a dare il massimo.

Nella vita reale, ti piacerebbe un fidanzato come Salvo Montalbano?

R. Montalbano non sarebbe l’uomo giusto per me, come non lo è neanche per Mery tanto è vero che lo lascia. Io credo in dei valori basilari, solidi, fondamentali per un rapporto di coppia. E poi, io sono già fidanzata e mi piace solo il mio compagno!

Sei orgogliosa di come viene ‘esportata’ nella serie la tua terra, la Sicilia?

R. Si, moltissimo! Se ne percepiscono odori e colori.

 

Mery è così dolce, passionale, determinata, siciliana, ci viene da chiederci: come può Montalbano decidere di mettersi con la continentale e gelida Livia?

R. Questo andrebbe chiesto a Montalbano, anche se in realtà lui ha intenzioni diverse da Mery in merito al matrimonio. Salvo è troppo occupato e preso dal suo lavoro che non riesce a portare avanti una vera relazione.

 

Com’è il tuo temperamento?

R. Sono una persona determinata. Al liceo avevo deciso che avrei voluto fare l’attrice. Pur venendo da una famiglia modesta e umile, sono riuscita a laurearmi in Scienze Biologiche e a soddisfare le mie ambizioni. Nel 2006 mi sono trasferita a Roma per iniziare la mia carriera di attrice.

Progetti futuri, possiamo sapere qualcosa?

R. Sto girando un videoclip e poi sarò in scena nello spettacolo teatrale “Ti sposo ma non troppo” di e con Gabriele Pignotta. Forse c’è anche un film per il cinema in arrivo, ma non dico nulla ancora.

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Non per tirare un colpo mancino a Katia che probabilmente al momento dell’intervista non conosceva i dati Auditel della seconda puntata, ma dovere di cronaca ci impongono di dire che  l’ascolto medio è stato di 7.299.000 telespettatori  e lo share del 28, 18% cioè un pò meno della prima puntata. Ma questo, si sa, è fisiologico

 





 

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