Cade l’aggravante mafiosa: reati prescritti per Giacomo e Michael Consalvo

Esclusa l’aggravante mafiosa, le estorsioni e l’illecita concorrenza sono prescritti. Il Tribunale collegiale di Ragusa (presidente Vincenzo Panebianco, a latere Elio Manenti e Maria Rabini), ha sentenziato in primo grado di giudizio – escludendo l’aggravante mafiosa -, il “non luogo a procedere per intervenuta prescrizione” nei confronti dei vittoriesi Giacomo e Michael Consalvo, padre e figlio, 68 e 34 anni. I due erano finiti a processo per alcune estorsioni, illecita concorrenza nell’ambito della vendita di imballaggi per i prodotti ortofrutticoli e per possesso di armi.

Dovevano rispondere pure di violenza privata ma in questo caso, mancando la querela di parte offesa come previsto dalla riforma Cartabia, il reato non è procedibile. I fatti contestati si riferivano al 2009. Erano severe le richieste di condanna formulate nella requisitoria dal pubblico ministero della Dda di Catania, Alfio Gabriele Fragala’: aveva richiesto una pena pari a 11 anni di reclusione per Giacomo Consalvo e 9 anni per Michael Consalvo, difesi rispettivamente dagli avvocati Giuseppe Di Stefano e Italo Alia. Nella sentenza a cui è stata data lettura nel primo pomeriggio di oggi, il Tribunale collegiale ha anche rinviato gli atti al pm per valutare se vi siano profili di reato nella deposizione di una delle parti offese e ha fissato il termine per il deposito delle motivazioni a 30 giorni. 

Operazione ‘Ghost trash’, appello in corso 

Giacomo e Michael Consalvo, erano stati invece condannati a gennaio del 2022, in un altro procedimento. Si tratta della operazione ‘Ghost Trash’ che venne messa a segno nel 2017 dal Gico della Guardia di finanza con il coordinamento della Dda di Catania. In primo grado e con rito abbreviato – altri coimputati scelsero il rito ordinario – , padre e figlio erano stati condannati dal gip presso il Tribunale di Catania, a 9 anni e 4 mesi di reclusione per associazione mafiosa finalizzata all’acquisizione di posizioni dominanti nel Vittoriese. per questa vicenda è invece attualmente in corso il processo di appello.

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