Cacciava i genitori di casa e li derubava: resta ai domiciliari il 48enne accusato di estorsione, furto e maltrattamenti

Per il giudice le dichiarazioni che l’uomo, un 48enne, ha reso in sede di interrogatorio di garanzia non avrebbero modificato il grave quadro indiziario che aveva spinto la Procura di Ragusa, all’esito delle indagini a richiedere ed ottenere gli arresti domiciliari. Il provvedimento era stato eseguito dalla Squadra mobile della Polizia. Le ipotesi di reato contestate sono maltrattamenti in famiglia, violenza privata, estorsione e tentata estorsione, furto nei confronti degli anziani genitori. Reati aggravati dai futili motivi.

Una escalation di pretese e minacce da parte dell’uomo nei confronti degli anziani genitori che lo hanno denunciato, e che il giudice ha ritenuto dover frenare con un provvedimento cautelare. Continue richieste di denaro che in alcuni casi sarebbero culminate in episodi violenti. Con una casa a sua disposizione, avrebbe deciso di vivere nella abitazione dei genitori dalla quale avrebbe sottratto e venduto alcuni beni, secondo la tesi accusatoria, cambiando la serratura di casa e costringendo gli anziani a vivere nella abitazione estiva. L’uomo, venerdì 30 maggio ha sostenuto l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice, assistito dal suo legale di fiducia l’avvocata Simona Cultrera. Ha negato ogni addebito fornendo una diversa lettura dei fatti.

Alla luce di quanto emerso nel corso dell’interrogatorio, la legale dell’uomo ne aveva chiesto la scarcerazione o in subordine una misura meno afflittiva degli arresti domiciliari. Il giudice dopo la camera di consiglio ha confermato gli arresti domiciliari concedendogli, previo avviso alla polizia giudiziaria, la possibilità di allontanarsi da casa senza avere contatti con nessuno e seguendo la via più breve per due ore al mattino per provvedere alle sue necessità. La sua legale ha annunciato ricorso al Tribunale del Riesame

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