“Buoni pasto al personale Ata della scuola”, avvocato difensore promuove una petizione

Una petizione-diffida, avviata dall’avvocato modicano Antonino Di Giacomo, Dsga (Direttore dei servizi generali e amministrativi) in pensione, mira a ottenere il riconoscimento dei buoni pasto per il personale Ata (amministrativi e collaboratori scolastici), che lavora normalmente 36 ore settimanali. Questo diritto è già riconosciuto in altri comparti del pubblico impiego, ma non nel settore scolastico, creando una disparità. La Corte di Cassazione ha precedentemente stabilito che i dipendenti pubblici hanno diritto ai buoni pasto per turni di lavoro superiori a sei ore. Tuttavia, questa normativa non è ancora stata applicata universalmente nel settore scolastico, sebbene le Province autonome di Trento e di Bolzano abbiano introdotto servizi sostitutivi di mensa per il personale scolastico dal 1 gennaio 2021. Nonostante le sentenze della Corte e le iniziative sindacali, i buoni pasto per il personale Ata non sono ancora stati inclusi nel nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro. Questa situazione solleva questioni importanti riguardo alla parità e all’imparzialità nel trattamento dei lavoratori nel settore pubblico.

L’Aran non riconosce questo diritto

Secondo quanto riporta un recente articolo della Voce dalla scuola, l’Aran non riconosce il diritto ai buoni pasto. “Tuttavia, l’amministrazione può riconoscere ai propri dipendenti il buono pasto sostitutivo del servizio mensa, ai sensi dell’art.45, comma 1, del Contratto collettivo nazionale del lavoro del 14.9.2000. In merito al personale della scuola, l’Aran ha chiarito che i collaboratori scolastici hanno diritto al pasto in mensa, precisando che “il servizio mensa costituisce un servizio essenziale per il funzionamento della scuola e, pertanto, il personale addetto alla sua gestione ha diritto al pasto in mensa“. La nota Aran – chiarisce la Voce dalla scuola – ammette il diritto alla mensa per i collaboratori scolastici che forniscono servizio mensa è l’orientamento n. CIRS64 del 24 febbraio 2021. In questo orientamento, l’Aran chiarisce che tra i compiti dei collaboratori scolastici vi rientra, oltre all’ordinaria attività di vigilanza, anche l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche. Questo è previsto nella tabella A area A del Ccnl del 29.11.2007, che indica che il personale Ata sia “addetto ai servizi generali della scuola con compiti di vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche“.

Per ulteriori chiarimenti e firmare la petizione ci si può rivolgere all’avvocato Di Giacomo, telefono 0932.1613917.

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