BULLISMO E CIBERBULLISMO PERSI NELLA RETE

Lo scorso 13 aprile, presso la sede vittoriese dell’Università Pegaso, l’Associazione di promozione – socioculturale educativa ”Per Andare Oltre“, in collaborazione con il Lions Club, il Kiwanis Club, il Soroptimist , la Fidapa, l’Antea e il Filo di Seta ha tenuto un convegno dal tema “Bullismo-Cyberbullismo – Persi nella Rete”.

“Numeroso il pubblico partecipante  che, con nostra meravigliosa sorpresa, ha visto la presenza  anche di tantissimi  studenti – ha detto la presidente Franca Campanella – .  Obiettivo primario è stato quello di approfondire le metodologie e le strategie per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, un fenomeno fortemente in ascesa ,che porta la vittima ad isolarsi sempre più, fino ad arrivare ad atti di autolesionismo culminanti a volte con il suicidio”.

A relazionare c’erano illustri professionisti del mestiere quali  Gianna Criscione, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Ragusa e Siracusa, Rosario Amarù,  dirigente del Commissariato di Polizia di Stato, Giovanni Lucifora, sociologo,   Emanuele Lo Monaco,  psicologo e psicoterapeuta e  padre Beniamino Sacco,  parroco della Chiesa Spirito Santo.

“I relatori – ha proseguito Franca Campanella  –  in maniera chiara e concisa e secondo le proprie competenze e professionalità, hanno esposto le loro idee,  coinvolgendo il folto pubblico ed in particolare docenti e studenti.   Sono stati analizzati, in maniera particolare Il concetto di legalità, il bullismo e le insidie del Web, con riferimento agli aspetti psicologici e sociologici che determinano i comportamenti da bullo, ci si è soffermati poi  sull’analisi di esperienze  e di fatti reali  e dei deterrenti necessari per bloccare il  fenomeno.   Per l’occasione, il vice Questore di Polizia, Amarù  ha mostrato un video in cui si rilevavano le vessazioni a cui i bulli  sottopongono le vittime. Infine  è stato illustrato  il piano di azione  da attivare all’interno della Scuola  contro il bullismo,  in sinergia con le forze dell’ ordine ed i genitori.”

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