Brunilda Halla: le condizioni di salute dell’assassino non sono compatibili con il carcere

Era il 27 maggio scorso quando la città di Vittoria e l’intera provincia di Ragusa rimase sconvolta dal brutale assassinio di Brunilda Halla, una giovane mamma di origine albanese di 37 anni, accoltellata da un uomo che non conosceva, un 28enne vittoriese con problemi psichici che ha dichiarato di aver ucciso la donna perchè odiava la società.

Il ragazzo, arrestato poco dopo e condotto in carcere, era affetto da una patologia psichiatrica che ora potrebbe portarlo fuori dal carcere. Le sue condizioni, infatti, sono state dichiarate dal perito del tribunale, dottor Eugenio Aguglia, incompatibili con la detenzione in carcere, in quanto affetto da una patologia di tipo psicotico con deliri. E’ possibile che il ragazzo venga trasferito nella struttura idonea di Barcellona Pozzo di Gotto, anche se sembra che tale struttura sia sovraffollata.

E’ stata rigettata dal Gip la richiesta di collocarlo nella sua residenza, in quanto il giovane deve essere sorvegliato a vista, dato che ha manifestato istinti suicidiari.

Non è stata accolta neanche l’istanza presentata dalla difesa del ragazzo, ovvero quello di collocarlo in una comunità terapeutica riabilitativa, in quanto non sarebbero garantiti adeguati sistemi di controllo.

Intanto, però, circa 40 parenti di Brunilda Halla si sono costituiti parte civile, tra cui il marito e i figli della giovane mamma.

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