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Bruciato vivo 26enne di Scicli: l’ultimo mistero di una vita spezzata. Fiori sul luogo dell’incidente VIDEO
04 Mag 2025 13:27
Una identità presunta fino a quando non si conoscerà l’esito del Dna prelevato sul corpo carbonizzato del giovane rimasto vittima di un incidente stradale nel pomeriggio di ieri nella strada provinciale che collega Donnalucata con Playa Grande conosciuta come la circonvallazione della borgata sciclitana. Alla presunta identità, E. M. 26 anni di Scicli, si sarebbe arrivati dopo la ricerca sul tipo dell’auto ed il numero del telaio della Pegeout 208 coinvolta nell’incidente con una Fiat 500 sulla quale viaggiava una giovane di 23 anni, anch’essa sciclitana, che per mera fortuna non è rimasta gravemente ferita.
Il medico legale, Giuseppe Santoro, ha eseguito l’ispezione cadaverica non riuscendo però a dire con esattezza a chi appartenessero quei resti carbonizzati del giovane intrappolato nell’abitacolo dell’auto che è risultata essere intestata ad un giovane sciclitano del 1999. Sarà l’esito del Dna, già prelevato, a dare con certezza l’identità del giovane. Purtroppo il corpo è stato arso nella quasi totalità e dunque è molto complesso accertare l’identità. Probabilmente l’impatto dell’automobile proprio accanto alle rocce di Timperosse ha fatalmente causato l’incastro dell’autovettura e la difficoltà per il giovane di poter uscire proprio mentre è scoppiato l’incendio.
Ciò che resta del cadavere è a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha disposto anche il sequestro dei mezzi come da prassi in casi di incidenti mortali. A ricostruire l’incidente sono gli agenti della Polizia Locale di Scicli ed i carabinieri della Compagnia di Modica intervenuti sul posto assieme ai vigili del fuoco che hanno proceduto a rimuovere il mezzo con l’utilizzo di una gru. C’è grande mestizia nella comunità sciclitana per la perdita di un giovane in circostanze raccapriccianti. Qualcuno ha già portato dei fiori sul luogo dell’incidente e poi lasciato un commovente messaggio sui social: “Non ti conoscevamo ma la tua grave e tragica dipartita ha scosso i nostri cuori.
Non potevano che renderti omaggio.
Così stamattina assieme a mia moglie, ci siamo fermati un attimo nel luogo dell’ incidente per deporre un fiore rosso segno di rispetto per Te per i tuoi familiari e per tutti quelli che ti hanno conosciuto.
Una signora che ci ha preceduto, ha osservato il nostro gesto e dispiaciuta ci ha chiesto: siete parenti?
No, ho risposto. Non lo conoscevamo, ma siamo profondamente scossi e per tale motivo abbiamo fatto questo gentil gesto. Riposa in Pace”.

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