BOSSI DENUNZIATO DAL PRESIDENTE DELL’ANMI DI RAGUSA SALVATORE ROSA

Non le manda a dire il presidente dell’Associazione Marinai d’Italia di Ragusa che spera, dopo la sua denunzia presentata all’indomani di una manifestazione leghista nella quale Umberto Bossi avendo visto una sig.ra che esponeva la bandiera tricolore avrebbe detto:” la butti nel cesso”. E Salvatore Rosa non demorde visto che altri nodi sarebbero al pettine nei confronti del senatur accusato di avere incassato per la sua famiglia i contributi della legge sul finanziamento dei partiti, quindi soldi pubblici distratti per fini privati.

Il presidente Rosa desidera a tutti i costi che Bossi venga processato per un reato grave, gravissimo che è il vilipendio della bandiera ed è disposto a recarsi nel luogo di giurisdizione per testimoniare contro il leader leghista perchè non è possibile che un senatore, un ministro, un capo di un importante partito politico del nord, possa oltraggiare il tricolore, bandiera per la quale migliaia e migliaia di persone , giovani soprattutto, hanno immolato la loro vita per difenderla.

Ma non si faccia soverchie illusioni Rosa perchè la Casta si difende con le unghie e con i denti pur di non soccombere anche nelle cose più semplici da giudicare come i reati comuni e di opinione. L’appartenenza del vostro cronista ad una generazione un pò vetusta gli fa ricordare che avendo intervistato a Ragusa l’on.le Storace (che abbiamo detestato quasi come Bossi) ed avendo espresso le sue perplessità su come  egli potesse sedere gomito a gomito con un tipo come Bossi che usa la bandiera italiana per “scopi igienico-sanitari” egli, da perfetto “patriota”, disse che se era un sogno se lo poteva dimenticare “perchè la politica non si fa con i sogni”.

“Purtroppo”  abbiamo risposto !!

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