BOLLETTINI RELATIVI AL CANONE IDRICO, SCOPPIA IL CAOS

“Ci risiamo. Così come era accaduto con la Tares, nei mesi scorsi, anche stavolta, a quanto pare, le capacità legate alla spedizione delle bollette da parte di chi cura il servizio per conto del Comune di Ragusa non si stanno rivelando all’altezza della situazione”. E’ quanto rileva il consigliere comunale di Territorio, Angelo Laporta, con riferimento ai bollettini concernenti il canone idrico che, nella maggior parte dei casi, sono in scadenza il 10 maggio. “Il problema, però – aggiunge Laporta – è che molte utenze, e quindi i relativi cittadini, non hanno ancora ricevuto i moduli per potere effettuare i pagamenti. Per cui in molti sanno che devono corrispondere degli importi, perché la voce circola, ad una determinata scadenza ma non hanno ancora in mano gli strumenti adeguati al fine di onorare il dovuto. Mi chiedo: ma è così difficile prevedere una programmazione all’altezza della situazione? E, ancora una volta, a distanza di mesi, si ricasca nello stesso problema? In ogni caso, dopo avere valutato che molte bollette non sono state ancora trasmesse ai destinatari, suggerisco all’Amministrazione comunale di valutare la possibilità di posticipare la data di scadenza, magari di una decina di giorni o, meglio ancora, a fine mese. Ritengo che tutti i cittadini debbano essere messi nella migliore condizione per potere pagare le relative bollette. Cosa che, invece, in questi giorni non sta accadendo”. Tra l’altro, Laporta evidenzia che all’ufficio idrico si stanno già riscontrando i primi problemi. “La data di scadenza in questione – continua – ha messo in allarme, com’era prevedibile, centinaia di persone. Già ieri gli uffici erano invasi da chi chiedeva conto e ragione: chi perché la scadenza era prossima, chi per capire come mai non aveva ricevuto ancora la bolletta e chi perché contestava l’importo contemplato non corrispondente all’effettivo consumo. Insomma, scene già viste. Rischiamo di fare i conti con almeno un mese di problemi seri che, tra l’altro, si ripercuoteranno anche sul personale del Comune oltre che, naturalmente, sui cittadini. Come sempre, la programmazione sarebbe la migliore soluzione. Ma questa, forse, è una parola che la Giunta di palazzo dell’Aquila non conosce”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it