BLU, BOLLICINE E TESORI SOMMERSI.

Andare alla scoperta dei fondali marini in tutta sicurezza. Questo lo scopo del corso di snorkeling, conclusosi con lusinghieri risultati di partecipazione ed interesse. Il corso, gratuito, previsto dal progetto “Un Mare d’Ambiente”, è stato realizzato dal Circolo Legambiente di Ragusa in partenariato con il Comune di Pozzallo e finanziato dal Ministero della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.

L’iniziativa, aperta alla partecipazione degli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Giorgio La Pira di Pozzallo e di giovani e turisti fino ai 35 anni di età, ha puntato ad avviare i corsisti a questa attività sportivo-naturalistica che, oltre a far sì che si possa godere dello spettacolo del mare in piena sicurezza, fornisce anche le basi a chi voglia dedicarsi all’indagine naturalistica dell’ambiente marino ed al monitoraggio ambientale.

Nel corso dei sei incontri, Maurizio Buggea, istruttore di pluridecennale esperienza e responsabile nazionale Archeologia Subacquea della UISP e del Centro Subacqueo Ibleo Blu Diving di Ragusa, ha scelto e sviluppato diversi argomenti, come la coscienza del valore del bene ambientale ed il suo rispetto come bene comune, cenni sulla conoscenza dell’organismo umano durante la pratica dello snorkeling, consistente nel nuotare in superficie con l’ausilio di pinne, maschera e tubo aeratore e quindi conoscenza dell’utilizzo corretto delle attrezzature, norme di comportamento per la sicurezza individuale ed infine riconoscimento diretto a mare delle specie animali e vegetali attraverso delle schede biologiche plastificate.

La parte pratica del corso ha riguardato le prove di ambientamento in acqua, la correzione della pinneggiata, la tecnica a cui ricorrere per svuotare la maschera quando si è in immersione e per respirare sott’acqua. Un’intera lezione è stata dedicata al monitoraggio ed alla raccolta dei rifiuti presenti sul fondale marino quali vetro, plastica e copertoni.

“Il corso ha suscitato vero interesse tra i partecipanti. Inoltre, con il supporto delle schede plastificate si potevano in contemporanea individuare e conoscere le specie vegetali ed animali che con lente pinneggiate man mano incontravamo.”- racconta Maurizio Buggea-  “Lungo il percorso fatto a tappe nei vari giorni, partendo dalla spiaggia di Raganzino verso Torre Cabrera, abbiamo avvistato àncore sommerse ed il bacino di varo ed alaggio del vecchio cantiere navale operante a Pozzallo, detto “A Valata”.  Anche per me è stata una bella esperienza perché ho avuto modo di conoscere persone interessate a questa disciplina”.

La scelta di Pozzallo, come sede del corso, non è casuale, infatti “Evidenzia l’importanza che questa città costiera riveste e può in futuro rivestire nella conoscenza e salvaguardia del mare.” – dichiara il dott. Antonino Duchi, di Legambiente Ragusa– Questa è un’attività che può aprire una prospettiva di maggior coinvolgimento della popolazione nelle attività di monitoraggio e di pulizia dei fondali. L’auspicio è che si possa darvi seguito nel tempo, aprendo alla partecipazione non solo della comunità pozzallese, ma anche dei visitatori, nell’ottica di un turismo sostenibile che tuteli e migliori l’ambiente”.

Il progetto “Un Mare d’Ambiente” ha lo scopo di indirizzare la formazione delle nuove generazioni verso la tutela e la valorizzazione delle risorse ambientali e naturalistiche legate al mare ed alla fascia costiera, il riciclo ed il riuso dei materiali e, non meno importante, il ricorso alle energie rinnovabili.

Giusto il concetto di partire proprio dalle nuove generazioni, estendendo poi il progetto anche ai più adulti. Il rispetto dell’ambiente e degli esseri viventi in generale non deve avere età, né differenze di qualsiasi genere e numero. Il rispetto per l’ambiente è insito in chiunque sa che è un bene comune, che va protetto e mantenuto, nel migliore dei modi e con ogni mezzo possibile.

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