Bird strike e guasti ai motori degli aerei: un fenomeno più diffuso di quanto si pensi

Tecnicamente si chiama “Bird strike” quel fenomeno in cui un aereo entra in collisione con dei volatili provocando guasti ai motori degli aerei. E’ quanto accaduto oggi all’aereo che sarebbe dovuto andare a Palermo ma è che è stato cotretto al rientro proprio a causa di un guasto al motore causato dall’impatto con un volatile.

Il fenomeno del “Bird strike” è in costante aumento nei cieli italiani, al punto che nel nostro paese si contano più di 2mila incidenti all’anno causati dall’impatto di aerei con volatili.

In base agli ultimi dati ufficiali forniti da Enac, in Italia nel 2002 sono stati registrati 348 impatti tra aerei e fauna selvatica mentre nel 2019 si è arrivati a 2.095 eventi, numeri diminuiti durante l’emergenza Covid per effetto della drastica riduzione dei voli.

In Italia il tasso medio di impatti ogni 10.000 movimenti di aeromobili è pari a 9,08, e la maggior parte dei bird strike avviene nel periodo maggio-agosto. Il 95% degli incidenti si registra al di sotto dei 3000 piedi e, per quanto riguarda le fasi di volo, il 63% degli impatti avviene in fase di atterraggio, mentre il 34% in fase di decollo. Soltanto l’1% degli incidenti avviene invece in fase di crociera.

E’ stato calcolato che lo scontro con un volatile di circa 5 kg a 240 km/h equivale ad un peso di mezza tonnellata che viene fatto cadere da 3 metri.

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