BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2013 COMUNE

Il tempo è galantuomo.

Con questa affermazione i sottoscritti consiglieri del Partito Democratico di Modica hanno concluso la discussione in consiglio comunale del bilancio di previsione 2013, preannunciando il voto contrario e prendendo le distanze da uno strumento finanziario non condivisibile nella sua intera struttura.

 

Dopo 7 ore di discussione, ieri 26 novembre 2013, il consiglio comunale ha approvato a maggioranza con 18 voti favorevoli e 8 contrari il bilancio di previsione.

 

 Nei giorni precedenti il gruppo consiliare del partito democratico si era impegnato a oltranza nel l’analisi del bilancio proposto dall’amministrazione Abbate.

 

La bozza del bilancio aveva incassato nei giorni scorsi il parere contrario del collegio dei revisori per numerose infrazioni e mancanze. Solo allora l’amministrazione Abbate era corsa ai ripari fronteggiando le infrazioni con una ipotetica ed improbabile maggiorazione delle entrate IMU le cui statistiche danno un introito medio degli anni precedenti in 7.8 milioni di euro e che oggi  passerà a 12.3 milioni attraverso l’aumento delle aliquote e l’improbabile  recupero di evasione in tempi strettissimi (entro il 16 dicembre)! .

 

Dall’analisi era emerso che il bilancio fortemente voluto dal sindaco Abbate fonda la propria essenza sull’incremento della spesa corrente dell’ente comunale che passa dai 43 milioni previsti nel piano di riequilibrio finanziario, approvato nel 2012, ad una spesa di 47 milioni corretta in extremis a 45.5 milioni grazie all’intervento del collegio dei revisori dei conti; ed altrettanto, incrementa le entrate tributarie aumentando le aliquote IMU, addizionale irpef, costi di acquedotto, costi di occupazione di suolo pubblico da una previsione del piano di riequilibrio di 23 milioni di euro a una cifra di circa 30 milioni di euro.

 

Nella discussione in aula inutilmente i sottoscritti consiglieri si sono spesi per ricordare gli sforzi ed il regime di rigore imposto dal piano di riequilibrio finanziario approvato il 30 dicembre 2012 grazie al quale l’ente comunale è sopravvissuto ad un default finanziario ed ha ottenuto un prestito di 40 milioni di euro di cui oggi l’amministrazione Abbate beneficia. Inutilmente i sottoscritti hanno cercato di fare passare una linea di rigore in cui la riduzione della spesa deve essere la priorità anziché l’aumento delle entrate.

 

Ma solo sorrisi e spavalderia sono giunte come risposte da una amministrazione che appare agli scriventi motivata solo da scelte populiste.

Per tutte queste ragioni il gruppo consiliare del partito democratico ha confermato con decisione la propria contrarietà al bilancio proposto temendo e scongiurando che il futuro di Modica sia ancora più buio.

 

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