Bike: l’Abiomed Bike & Co. Rg ottiene significativi risultati alla Parco degli Iblei tenutasi domenica scorsa a Ragusa

E’ stata una giornata dedicata alla Granfondo e alla marathon quella di domenica scorsa per gli atleti dell’Abiomed Bike & Co. Ragusa che, tornando a correre in casa (era di scena, infatti, la Marathon Parco degli Iblei promossa dalla stessa società ragusana), sono riusciti ad essere presenti in gran numero oltre a collezionare risultati meritevoli della massima considerazione.

Tracciato molto tecnico che, non a caso, ha messo a dura prova le capacità di tutti i corridori partecipanti. A ogni modo, il sodalizio ragusano ne è uscito fuori, come al solito, con indicazioni molto incoraggianti, ottenendo conferme sempre più limpide rispetto alla bontà del percorso avviato durante l’attuale stagione. Per quanto riguarda i risultati della Granfondo, primo posto per Federica Occhipinti nella categoria Donne juniores, secondo Gabriele Martorana nella categoria Under 23.

Sono arrivati, poi, il nono posto di Andrea Vita nella categoria M1, il quattordicesimo di Alessandro Gulino nella M1, il quarto di Massimo Cafiso nella M3 e il quinto di Rosario Cerruto nella M7. Nella marathon, altri riscontri molto positivi con il quarto posto di Gianluca D’Amico nella categoria M1 e, sempre nella stessa categoria, il quinto di Salvatore Ansaldi. E, ancora, terzo posto per Luca Lauretta nella M2 e, sempre nella stessa categoria, undicesimo per Daniele Criscione.

Quindi, nella M4, Carmelo Accetta è arrivato nono mentre Corrado Corliti ha ottenuto la quarta posizione nella M5. “Stiamo parlando, comunque – afferma il presidente Giuseppe Nascondiglio – di risultati di un certo tipo al netto della consistente partecipazione di atleti provenienti da ogni parte della Sicilia e anche oltre. Abbiamo dimostrato, ancora una volta, la nostra forza e, soprattutto, siamo consapevoli della crescita complessiva del gruppo che può continuare soltanto a migliorare. Davvero complimenti a tutti per l’impegno e per la capacità di avere saputo interpretare nel modo più efficace una competizione complessa come la marathon ragusana”.

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