BEACH SOCCER: ALLA PROVINCIA LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO

E’ questa la lezione disgustevole che ci perviene dalle cronache della Provincia. Ancora una volta il ventre molle dell’affarismo, che riunifica trasversalmente partiti ed esponenti di centro-destra e di centro sinistra, acconsente alla richiesta di inserire la manifestazione danarosa del Beach Soccer nel famigerato articolo 13, che assicura soldi a  tutte le fazioni. Tale   manifestazione domina  su tutte le altre della Città di Vittoria e  si accaparra  sponsorizzazioni pubbliche e private per centinaia di migliaia di euro.

Ora che la campagna elettorale è passata, si intende approvare e condonare per alzata di mano, ecumenica e unificante, pure l’affarismo del Beach familiare, Presidente il succube Sbezzo, depositario della cassaforte e  candidato forte, ma non eletto, della cricca. A ben ragionare questa vicenda assume tutti i paradigmi di un sistema politico ormai fondato sulla spoliazione delle risorse pubbliche per fini privati, cioè per la mangiatoia trasversale. Il punto di contatto tra le forze  politiche si dimostra  essere il luogo degli incontri di un sistema che va alla deriva  e dove l’ingordigia  si propone a tutti come modello universale.

Chi pensava a una resipiscenza dovrà ravvedersi. Né il prode Mustile né altri oseranno a questo punto alzare la bandiera della trasparenza e della politica pulita: manco gli passa per la capa della testa. Figuratevi. Tutti zitti, seduti e buon appetito.

Il Venerdi Santo, prestigioso e solenne, ma vecchiotto di qualche secolo, viene di nuovo retrocesso con il beneplacito dei superiori. In fondo gli interessi personali e familiari, nel nostro caso,  sono le uniche cose vere che si profilano all’orizzonte e per le quali si fa politica, al giorno d’oggi. Poi, sembrerebbe che  tutto il resto sia solo un pretesto. E se per caso ritornassero le elezioni, troveranno la medicina appropriata dei brogli su misura, come è avvenuto nelle circostanze attuali. Brogli e ‘mmuttuna, più o meno discreti.

Alla fine broglia qua e spingi là, giro largo e profilo basso, l’importante è arrivare.

E fu così che il Beach Soccer vittoriese è diventato la bandiera della nuova balena a colori. Un poco  allargata a sinistra. Ma sempre balena è. Moby Dick però lo sapeva. E ci riprovò, sino alla  fine. 

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