BARRERA CHIEDE DEL PERCHE’ NON SI E’ PROVVEDUTO

Subito dopo l’insediamento dell’attuale Consiglio comunale, nell’estate del 2006, il consigliere Barrera ha posto all’attenzione dell’Amministrazione, dei funzionari e dei consiglieri il problema della ingiustificata discriminazione nei confronti dei cittadini non udenti che viene di fatto a verificarsi a causa del mancato servizio di traduzione contemporanea con la lingua dei segni dei lavori del Consiglio.

“Nel corso dei quattro anni di attività consiliare ho continuato più volte a sollevare la questione, sia in sede di conferenza dei capigruppo che di sedute del consiglio stesso, ma non si è andati oltre un brevissimo esperimento di sottotitolazione, peraltro interrotto ed insufficiente. Mi chiedo se tutti i cittadini non udenti della nostra città e non solo, non abbiano gli stessi diritti di tutti gli altri, se essi siano elettori di serie B, se a loro si debba continuare ad impedire in concreto di seguire il dibattito politico amministrativo che si svolge nell’aula consiliare della loro città e se a loro va impedito di comprendere che cosa i loro eletti fanno e dicono in consiglio!

Poiché questo diritto a mio avviso è stato di fatto loro negato in questi quasi cinque anni di amministrazione con grave noncuranza di tanti, torno a chiedere – spero un’ultima volta – che si disponga l’attivazione del servizio di traduzione con la lingua dei segni contestualmente alle sedute del consiglio e nel corso delle trasmissioni delle stesse da parte delle emittenti locali. Poiché inoltre ciò non è avvenuto per quasi cinque anni sollecito affinché si provveda con immediatezza, dimostrando con i fatti che si condivide il riconoscimento del diritto di tutti alla partecipazione e all’informazione politica.

Con la presente inoltre si chiede di conoscere i motivi che hanno impedito ad oggi di attivare un servizio che è stato posto più volte all’attenzione del Consiglio”. (m.c.)

 

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