BANDO SUSSIDI PENALIZZATI MOLTI CITTADINI

Pochi giorni fa e’ scaduto il bando per l’assegnazione dei sussidi agli indigenti e vorrei evidenziare che per poter usufruire di detti sussidi, tra le altre cose, nel bando era richiesto testualmente che il beneficiario: non deve essere proprietario, a qualsiasi titolo, di beni immobili, fatta eccezione per l’abitazione di residenza.

Questa norma di fatto ha escluso dal bando tutte quelle persone che, seppur in possesso di tutti gli altri requisiti, essendo proprietari, in genere nel centro storico, di case con una sola stanza per piano, e se ogni piano e’ accatastato singolarmente, ha fatto si che i richiedenti sono risultati proprietari di piu’ immobili e pertanto esclusi dal sussidio.

Nell’eventuale pubblicazione di un nuovo bando, a mio avviso, sara’ necessario modificare questa norma per far si che anche queste persone  possano presentare regolare istanza e  sperare anche loro di poter beneficiare dei sussidi.  

Anche se, come ho gia’ detto in altre occasioni, ritengo che il Servizio Civico costituisce, a mio parere, ancora oggi la forma migliore di assistenza economica finalizzata a promuovere e valorizzare la dignità delle persone che vivono in grave stato di indigenza, facendo in modo che possano mantenere un ruolo sociale.

All’ uopo vale la pena ad avviso dello scrivente sottolineare che tali progetti si sono prodotti ininterrottamente dall’ ottobre 1995 al 31 dicembre 2012 ed hanno avuto da sempre  piena legittimazione politica essendo stati fatti propri da Amministrazioni comunali  di diverso colore  (due di centrosinistra sindaci Chessari e Solarino e due di centrodestra sindaci Arezzo e Dipasquale) e da vari consigli comunali. Mi sembra pertanto politicamente  poco corretto che essi debbano finire durante una gestione commissariale.

Cio’ premesso condivido la presa di posizione di chi sostiene che sono necessarie maggiori risorse economiche per i bandi rivolti agli indigenti e che sessantamila euro sono una cifra non consona.

Infatti la grave crisi economica che stiamo vivendo deve spronarci a fare concretamente quanto piu’ e’ nelle nostre possibilita’ per cercare di aiutare tutte quelle famiglie che vivono ogni giorno il disagio e non v’e’ dubbio che, in fase di approvazione del bilancio, il sottoscritto e gli altri componenti del gruppo PID saremo  attenti a questa delicata vicenda.

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