BANCARELLE ABUSIVE AL LUNGOMARE PIETRE NERE

Sano provvedimento quello adottato dagli amministratori comunali di spostare le “tradizionali” bancarelle da Raganzino in altro sito. Che tutti chiamano ex mercato ortofrutticolo, anche se la struttura non è mai decollata. La decisione è stata adottata a seguito delle reiterate quanto sacrosante proteste dei residenti della zona, costretti ad affrontare in estate gravi disagi ambientali. L’occupazione di spazi di suolo comunale, se non adeguatamente gestita e regolamentata, comporta non pochi problemi. Di sicurezza, viabilità e pubblica igiene. La questione però va affrontata globalmente. Se Atene piange, Sparta non ride. La situazione che si viene a creare da giugno a settembre nell’affollatissimo lungomare Pietrenere è incredibile. Decine di auto e furgoncini di ambulanti extracomunitari sostano a sinistra della strada. Dall’alba al tramonto. Costringendo tutti gli altri automobilisti a parcheggiare a destra. Ove occorre pagare il ticket “strisce-blu”. Scattata l’ora fatidica del passeggio serale, ore 22,00 circa, tirano fuori, come d’incanto, tavoli e tavolinetti smontabili e organizzano la loro casbah. Poi, qualche ora prima dell’alba del nuovo giorno, smontano tutto e…vanno a dormire in spiaggia. “Tradizione” consolidata la loro. Lo scorso anno l’Amministrazione comunale ha tentato in qualche modo di arginare il fenomeno, predisponendo un paio di interventi congiunti di Polizia municipale e Carabinieri. Per due o tre giorni turisti e residenti hanno assistito ad una specie di gioco tra guardie e ladri, ma il problema è rimasto irrisolto. Doverosa a questo punto una precisazione. A scanso di strumentali e tendenziosi equivoci. Gli ambulanti hanno tutto il diritto di lavorare. Come pure i commercianti a posto fisso, i titolari di bar, pub,  posti di ristoro, stabilimenti balneari, pubblici locali. Ma è giusto e doveroso che ci si muova nell’ambito di leggi e regolamenti. Come succede in tutte le località turistiche del mondo. “Amare la propria città – dice il buon Michele Ruta – che ogni anno prende il volo da New York per trascorrere le ferie nel posto ove è nato,  non significa chiudere gli occhi di fronte ai problemi. Far finta di non vedere o, peggio, insultare chi doverosamente mette l’accento su disservizi e disagi, è profondamente sbagliato. La politica degli struzzi non paga. La crescita turistica e sociale della città passa necessariamente attraverso il rispetto della legalità. Con un particolare non da poco: guai a lasciar passare il messaggio che Pozzallo è zona free”.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it