BALLOTTAGGIO A POZZALLO TRA ROBERTO AMMATUNA E LUIGI AMMATUNA

Dalle parole, troppe, tante, al responso cartaceo delle urne. Valido e certificato. Il voto disgiunto ha avuto un notevole peso specifico. Dei cinque candidati a sindaco ne hanno usufruito Luigi Ammatuna, che ha ottenuto 3606 voti rispetto a 2699 voti delle liste di appoggio, e Raffaele Monte che ha ottenuto 1475 voti contro 1437. Ad avere la peggio Roberto Ammatuna, 3631 contro 4043 e, caso eclatante, Emanuele Pediliggieri, 1103 contro 2313. Meno della metà. Stesso discorso per Giovanni Manenti, 105 contro 279. Dettata da fattori diversi la scelta del voto disgiunto. Stima, feeling, carisma. Fatti salvi i misteri della politica. Da non sottovalutare gli aspetti emotivi. Una frase detta male, un ripetuto gesto di nervosismo, un comizio “arrabbiato”, a volte possono nuocere più di quanto si possa immaginare. Armi deleterie l’insulto, l’aggressività, la sicumera. Gli elettori, comuni mortali che vivono di pane quotidiano, che dalle facce nuove si attendono proposte concrete e credibili e dai volti noti, risposte forse mai ottenute, comprendono, incassano, meditano e votano. Contro o a favore. Ma lo fanno con lucidità e ponderatezza. Più di quanto si possa immaginare. Basta leggere i risultati. Senza infingimenti e senza forzature. Il dato è tratto. La partita del ballottaggio riguarda Roberto Ammatuna, ex sindaco della città per dieci anni, deputato regionale del PD, unico leader locale del partito, e Luigi Ammatuna, dipendente comunale per una intera vita lavorativa, già candidato alla poltrona di sindaco in altre due competizioni. “L’accordo PD-PDL – dice Grazia Dormiente – non ha funzionato. Roberto Ammatuna nel corso dei comizi ha dato una sua spiegazione. Unilaterale. Che, a quanto pare, non ha attecchito. Gli onorevoli Nino Minardo e Innocenzo Leontini del PDL non una sola volta hanno comiziato insieme ad Ammatuna per dire, spiegare, convincere”.

Luigi Ammatuna, rispetto all’evidente imbarazzo dei protagonisti dell’accordo PD-PDL, ha dunque avuto vita facile. Certamente ne ha tratto vantaggio. Anche perché è stato l’unico o quasi a mettere il dito sulla piaga. L’ago della bilancia al ballottaggio non sarà solo Raffaele Monte. Anzi. Emanuele Pediliggieri e gli amici che lo sostengono hanno detto, senza mezzi termini, di volersi apparentare con Luigi Ammatuna. Monte non si è ancora pronunciato. Pare stia valutando due opzioni: schierarsi con Luigi Ammatuna o lasciare ai suoi elettori libertà di scelta.

                                       

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it