Bagno di folla per la discesa di Maria Santissima di Gulfi

Un altro bagno di folla per la discesa di Maria Santissima di Gulfi.

Il simulacro, ieri pomeriggio è stato accolto, al santuario, da centinaia e centinaia di devoti che, dopo aver rinnovato l’antico rito della discesa, hanno atteso il momento della sistemazione del simulacro della Vergine nella teca.

Caratterizzante, come sempre, il momento dell’entrata e dell’uscita, ripetuto più volte, con i portatori incalzati dalle note della marcia n.11 eseguita dalla banda musicale.

Nel primo pomeriggio, il simulacro portato a spalla aveva salutato per l’ultima volta, quest’anno, la chiesa Madre mentre, accompagnato dai portatori degli stendardi, dava vita a un altro momento atteso, quello del “cuncursu”.

Come da tradizione, la Madonna è andata a “salutare” la comunità chiaramontana per poi proseguire la propria discesa seguita da numerosi fedeli.

Dopo i quattro chilometri del tracciato che separano la chiesa Madre dal Santuario, i sacerdoti hanno ricordato ai fedeli intervenuti il significato della presenza sul territorio cittadino della “Regina e Patrona di Chiaramonte”. Inoltre, come da tradizione, sono state rese pubbliche le donazioni delle famiglie lontane e vicine che serviranno ad aiutare i più bisognosi.

Il simulacro di Maria Santissima di Gulfi, al termine del rito, è stato collocato all’interno della propria teca. I fedeli hanno reso un ulteriore omaggio rinnovando l’appuntamento per il novenario del 2020. In santuario, poi, la tradizionale santa messa che ha segnato ufficialmente la chiusura delle celebrazioni.

“Come sempre, una discesa della Madonna – afferma il sacerdote Graziano Martorana– caratterizzata da grande fede e devozione. Il miglior viatico per rinnovare lo speciale e consolidato rapporto che lega questa cittadina, Chiaramonte, alla sua Regina e Patrona. I festeggiamenti di quest’anno non solo sono stati molto intensi ma hanno fatto registrare, se possibile, un ulteriore avvicinamento da parte dei chiaramontani verso la Vergine di Gulfi”.

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