È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
BABBO SLEIGH, IL DRAGHETTO
23 Dic 2013 23:38
Erano passati tanti anni da quando Sleigh, un draghetto tutto verde, era approdato sulla Luna. Un giorno, infatti, durante un viaggio con i genitori, trascinato dalle fortissime correnti dell’universo, si perse. Fu ritrovato nella città di Lunaria da due lunatici, dei tipi strani che cambiavano sempre opinione. Ormai grandicello sentiva sempre di più l’esigenza di lavorare e così si mise alla ricerca di un impiego che lo tenesse occupato. Era difficile trovare lavoro in tempo di crisi, ma lo era ancora di più per un drago su un pianeta non suo; per non parlare del suo aspetto, a causa del quale molto spesso veniva preso in giro. Sleigh era disposto anche ad emigrare; così un giorno comprò un giornaletto della Terra, e sfogliando le pagine la sua attenzione si fermò su un annuncio molto particolare:
“AAA – Babbo Natale è in cerca di un aiutante veloce, di animo buono e con tanta voglia di fare”
Felice e sorpreso di quanto aveva letto preparò le valigie e partì verso il Polo Nord, sperando di essere scelto per quel lavoro così importante. Giunto davanti una possente abitazione, tutta cosparsa di neve e stelle di Natale, dove c’era scritto “Merry Christmas”, bussò alla porta. Ad aprire fu un folletto con calzettoni bianchi e verdi e un cappello a fungo, che non riusciva a credere ai propri occhi: non era affatto una cosa di tutti i giorni trovarsi un drago altissimo con dei dentoni affilatissimi e per di più con il desiderio di diventare aiutante di Babbo Natale! Preso dalla paura cadde per terra. Ma una volta ripresosi, il folletto portò Sleigh nell’ufficio di Babbo Natale.
Il buon vecchio panciuto capì subito che quel drago era proprio speciale. Leggendo, infatti, nel suo cuore venne a conoscenza della sua triste storia, del suo viaggio nella città dei Lunatici e della sua capacità di non arrendersi mai e vivere ogni momento con il sorriso. Ma una cosa preoccupava il vecchio Babbo ovvero il fatto che Sleigh era molto maldestro e ad ogni suo movimento corrispondeva un guaio. Allora decise di metterlo in prova presso la fabbrica dei giocattoli, nel settore “ impacchettamento regali”.
Sleigh era molto contento e voleva guadagnare la totale fiducia di Babbo Natale e diventare il suo aiutante. Tutto andò liscio come l’olio per due giorni, ma al terzo ecco arrivare un guaio. Mentre incartava i giochi, curiosone com’era, si mise a premere tutti i tasti di un robot per vedere quante luci colorate aveva. Ma non conoscendo l’inglese non capì la scritta “ don’t touch” cioè “non toccare”. In un colpo fu trascinato da un vortice digitale e catturato dai “Robonauti”, personaggi di un videogioco molto conosciuto dai bambini sulla Terra. In realtà era molto semplice ritornare sulla realtà: bastava pronunciare “back”, cioè “indietro”. Ma Sleigh viveva sulla Luna e non aveva mai sentito parlare di questi robot e della parolina magica! Qui, nel mondo dei robot, fu amato e rispettato da tutti grazie alla sua simpatia e buon cuore, tanto che gli esserini di latta volevano eleggerlo come sindaco della città di Robotica.
Intanto sulla Terra, era giunta la notte e il folletto non riuscendo a dormire, perché infastidito da dei rumori che provenivano dalla fabbrica, si rese conto che un giocattolo era acceso e che il drago era scomparso. Capì subito cosa fosse accaduto e così pronunciò la parola “ back” e Sleigh ritornò davanti ai suoi occhi. L’indomani fu convocato in ufficio. Sleigh era tanto preoccupato di essere rimproverato e di dover ritornare nella città di Lunatica, ma non fu così. Infatti Babbo Natale si fece quattro risate e si complimentò con il drago, perché, anche se non riusciva a fare i fiocchi ai regali e aveva bruciato qualche gioco con un colpo di tosse, era il migliore aiutante che potesse trovare. Sleigh con il suo carattere d’oro, il suo non abbattersi mai, ma sorridere sempre ed essere gentile e disponibile con tutti, incarnava lo spirto Natalizio. Così per essersi distinto tra tutti gli altri candidati gli fu data una medaglia ad honorem, che gli fece mutare il colore della squame: per la grande emozione, infatti, il draghetto tutto verde diventò tutto rosso come babbo Natale.
Da quel giorno i bambini videro nei cieli di tutti i continenti la slitta di Babbo Natale andare ancora più veloce ed essere accompagnata da una scia di fuoco: è Sleigh che con la sua fiamma annuncia l’arrivo della Santa Vigilia.
Grazie alle maestre e ai piccoli scrittori della ” classe V C”
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