Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
BABBO NATALE DIVENTÒ UN UFFICIALE DI STATO
23 Dic 2012 16:00
Babbo Natale fu cancellato per decreto dagli asili di Sarajevo. Babbo Natale non porterà più i suoi regali ai bambini di Sarajevo. Così decise la direttrice dei 25 asili nido della città.
Babbo Natale perse la sua barba bianca ed il suo vestito rosso, soprattutto i suoi occhi amorevoli. Mise una divisa militare e diventò “un ufficiale dello Stato”.
Ma noi trovammo il modo per farlo tornare . Se non si festeggiava a casa propria, lo si faceva dai vicini, non comunisti, a casa della nonna o della zia che diceva “meglio che spariscano gli uomini che le tradizioni”.
Quell’anno nevicava e il vento, arrabbiato, assediava la casa, cercava le ferite delle finestre o le crepe nei muri per poter entrare. Noi ci sentivamo al sicuro, ci piaceva stare insieme, accudite, e protette. In cerchio i grandi ci raccontavano le storie. Ci sembrò di sentire in lontananza il suono cristallino di un campanello, come quello delle troike russe. Poi, qualcuno bussò alla porta.
Alla porta c’era Babbo Natale. Il ricordo di quella sera è tra i più cari che ho della mia infanzia. C’era tutto in quella scena: la gioia dello stare insieme con gli amici che ci portavano i regali. Era di nuovo Natale.
In tutto questo, per la maggior parte di noi, la religione c’entrava poco. La nostra devozione fu quella di di volerci bene di stare insieme per vivere l’identità bosniaca: “Né serba, né croata, né musulmana, ma tutto questo insieme”.
La guerra ci ha spogliato di tanto, ad alcuni ha tolto tutto, ma quello che non poteva rubarci era la memoria. Azra
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