AVVISO A TUTTI I CITTADINI DI SANTA CROCE CAMERINA, IMPROVVISIAMOCI HERCULE POIROT

 La disabilità,  è la condizione personale di chi, in seguito ad una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d’interazione con l’ambiente fisico e sociale, rispetto a ciò che è considerata la norma e quindi  è meno autonomo, nello svolgere le attività quotidiane come ad esempio quella di fare il bagno a mare.

Il mondo della disabilità si sta continuamente trasformando e cambiando. L’inclusione sociale permette agli individui di migliorare le proprie condizioni e rendere la disparità  accettabile. Non deve esistere discriminazione; nel neologismo “diversamente abili” è contenuto un messaggio importante: anche in presenza di una menomazione grave, si può riuscire a produrre, realizzare, essere competitivi con il resto del mondo, cioè si può essere portatori di ricchezza.

L’epoca dell’invalido emarginato è ormai sepolta, è alle spalle, è stata soppiantata da una nuova cultura fatta di promozione e di integrazione, di sperimentazione e di innovazione

La convenzione Onu parla chiaro sui diritti delle persone con disabilità, cita testualmente: non discriminare, eguaglianza, pari opportunità rispetto dell’identità individuale. La base è l’uguaglianza con gli altri.

Qualche anno fa, tutti noi, cittadini di Santa Croce Camerina, facevamo a gara per raccogliere  i tappi delle bottiglie.

Grandi, piccoli, medi tappi, erano diventati  il nostro lavoro quotidiano. Dove si trovava una bottiglia automaticamente vi era un tappo.

La raccolta e l’impegno ebbero il loro frutto: la sedia job che di lì a poco servì ai nostri amici diversamente abili, che poterono usufruirne, per fare il bagno a mare, nella località balneare di Punta Secca.

La sedia job ha grandi ruote che permettono di muoversi sulla sabbia, rende possibile l’entrata e l’uscita dall’acqua in modo  estremamente scorrevole e facile da spingere.

Alla fine della precedente stagione naturalmente la sedia job, fu conservata o per lo meno qualcuno  la prese in custodia.

In questa attuale stagione estiva, vari tentativi sono stati fatti per riutilizzarla. Ma tutti falliti: la sedia job è …. scomparsa! Non ve ne è traccia. Dov’è la sedia job? In quale mano è finita? Chi ingiustamente ne è diventato l’illegittimo proprietario? In quale “purtusu “è dimenticata o abbandonata?

E’ necessario che noi tutti cittadini ci attiviamo per il suo ritrovamento. Indossiamo i panni dell’ispettore  belga Hercule Poirot, nato dalla fantasia della famosa  giallista Agatha Christie.  Poirot è un personaggio semplice, calmo, tranquillo che concretizza le sue ricerche perché le porta  a termine, senza scomporsi, è un personaggio riflessivo preciso, perspicace.

Per aiutare i novelli Poirot sappiamo che le ultime notizie, danno la presenza della sedia job, in diverse mani: in una ben nota Associazione di volontariato, in una ben nota attività commerciale a  Punta Secca, in  una ben nota famiglia di  Santa Croce, in  una ben nota passata amministrazione che avrebbe dovuto tenerla in custodia nei locali preposti.

La prima  indagine  fatta  non ha prodotto risultati. Sperando che  da questi pochi indizi, possa partire  una ulteriore indagine che possa avere una conclusione favorevole , vi dico che chi riuscirà nell’intento, avrà diritto ad un favoloso premio: Il plauso di tutti i cittadini di Santa Croce che in fatto di solidarietà si sono sempre  contraddistinti e il piacere personale di aver dato la possibilità ai diversamente abili di  godere del mar Mediterraneo.

Allora cittadini improvvisiamoci investigatori e andiamo alla ricerca del grande tesoro: la sedia job.

Una volta trovata, con la presenza di apposite passerelle e  capannine disposti sugli arenili santacrocesi  e l’ausilio del volontariato, daremo un grosso democratico servizio.  

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