Autopsia su Giuseppe Raimondo: 90 giorni per gli esiti. La Procura indaga sull’incidente di caccia

Il medico legale si è dato novanta giorni di tempo per dare gli esiti dell’esame autoptico eseguito, sul corpo del pastore Giuseppe Raimondo, a partire dalle 10 di stamattina nella sede dell’obitorio dell’Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa Ibla. Presente anche il tecnico incaricato dalla famiglia della vittima, il dottor Piero Piccirillo, ed i legali della famiglia, Teo Gentile e Bartolo Iacono. Una famiglia unita che piange una vittima per un incidente di caccia che dapprima si poteva considerare finito male e che dopo è cambiato in tragedia. Perchè di tragedia si deve parlare in un episodio grave causa di grande dolore. L’esame ha impegnato il professore Giuseppe Ragazzi per circa cinque ore dopo essere iniziata alle 10 di questa mattina. Si attende, ora, il nullaosta della Procura della Repubblica di Ragusa necessario per il seppellimento del cadavere nel cimitero di Scicli. Fissato, intanto, il giorno del funerale che si terrà nella chiesa di Santa Maria La Nova mercoledì alle 10.

Non si fermano le indagini dell’autorità giudiziaria.

L’incidente di caccia sarebbe la pista privilegiata e quella sulla quale si lavora fin da quando esso si è verificato. Tempestivi i soccorsi, quella sera del 22 agosto in contrada Fondo Oliva nelle campagne alla lontana periferia di Scicli e di Donnalucata, che hanno portato in ospedale a Modica il pastore sottoposto, poi, ad intervento chirurgico. Successivo il trasferimento al reparto di rianimazione dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa dove era in attesa di un delicato intervento chirurgico al bacino, colpito in maniera grave dal colpo di fucile. L’uomo ha lasciato la moglie e tre figli ed una famiglia che sta vivendo il dolore per la tragica perdita del familiare.

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