AUDITORIUM SANTA TERESA A RAGUSA PER IBLA CLASSICA INTERNATIONAL

RAGUSA – Ancora una serata all’insegna della musica, dell’arte, della letteratura, con un focus particolare sulle eccellenze del nostro territorio. Domenica scorsa, presso l’Auditorium di Santa Teresa ad Ibla, nell’ambito della VI stagione concertistica “Ibla Classica International” organizzata dall’Agimus col contributo di Comune di Ragusa, Provincia regionale di Ragusa, Camera di Commercio, con il supporto di vari sponsor privati e con la direzione artistica di Giovanni Cultrera, è stato infatti presentato da Domenico Pisana e da Emanuele Schembari il volume “Il muro e la notte” di Andrea Guastella. Il libro che, nonostante il titolo ammiccante, non è un volume di poesia, ma una collezione di scritti dedicati alla poesia, raccoglie articoli pubblicati da Guastella tra la fine degli anni Novanta e i primi del Duemila presso riviste come “Studi Cattolici” e “Cultura e Libri”. Diviso in sezioni, il volume ospita inoltre, nella sua parte centrale, una raccolta di interviste tra critica e letteratura. La prima, con Giuseppe Savoca, indaga il corpus di Montale alla ricerca di una dimensione metafisica e religiosa che, una volta scoperta, rovescia il cliché di un poeta cupo e nichilista. Anche il colloquio con il compianto Mario Petrucciani, dedicato a Ungaretti, mette in luce aspetti poco conosciuti dell’autore, come la sua generosità coi giovani, e focalizza il suo ruolo centrale nel panorama della poesia novecentesca. Seguono un dialogo con Cesare Cavalleri, direttore di “Studi Cattolici”, incentrato sull’etica della recensione letteraria, e uno con il poeta Davide Rondoni, sulla poesia come diaconia, come accompagnamento alla comprensione della verità sull’uomo. Completano il capitolo tre inediti: un colloquio con Giovanni Occhipinti, uno con Diego Guadagnino, poeta pubblicato per la prima volta da Guastella e subito asceso a una notorietà almeno nazionale e un ultimo con Maria Attanasio, che ci consegna un ritratto di donna determinata e combattiva, pienamente consapevole delle responsabilità connesse al suo ruolo sociale di scrittrice. Tutti questi aspetti sono stati illustrati da Domenico Pisana nel suo intervento, ampio ed esaustivo. Su un’altra sezione del libro, che raccoglie una serie di poesie pubblicate da Guastella in una rubrica apparsa su “Cultura e Libri”, Parola all’autore, si è soffermato invece Emanuele Schembari, che con Guastella ha anche realizzato un’antologia della poesia siciliana del Novecento, tradotta e pubblicata, tra l’altro, dall’Università di Craiova in Romania. Schembari ha poi parlato dell’uomo Guastella, cui lo lega una lunga e quasi paterna amicizia, soffermandosi anche sulla sua attività coeva di critico d’arte. E appunto all’arte, lo si accennava in principio, è stata dedicata una parte eminente della serata.

Ad arricchire ulteriormente l’incontro ha contribuito l’intervento musicale delle due giovanissime sorelle (già  in carriera e vincitrici di numerosi concorsi pianistici nazionali) Ilaria e Simona Bonanno, violinista la prima e violoncellista la seconda; hanno magistralmente interpretato musiche di Bach e Sollima, evidenziando ora il carattere fortemente ritmato, ora il lato poetico-melodico delle impegnative partiture.

 

Come da consuetudine acquisita, tutti gli appuntamenti di “Ibla Classica International” comprendono una sezione riservata alla pittura, “La musica dipinta”, a cura di Andrea Guastella, in cui si propone all’attenzione del pubblico il lavoro di un artista per poi risalire, dalla singola opera, a una definizione estetica più vasta. Hanno aderito e già preso parte all’iniziativa pittori del calibro di Franco Sarnari, Giovanni Lissandrello, Sandro Bracchitta, Giovanni Iudice, Salvo Barone, Giovanni La Cognata, Salvatore Fratantonio e molti altri ancora. Domenica scorsa è stato il turno di alcuni artisti, rigorosamente ragusani, invitati da Vittorio Sgarbi al Padiglione Italia dell’ultima edizione della Biennale di Venezia: Sandro Bracchitta, Franco Cilia, Giuseppe Diara, Angelo Diquattro, Giuseppe Leone e Giovanni Lissandrello. Il primo ha presentato un dipinto su fondo rosso raffigurante una casa da cui sgorgano lacrime, anch’esse rosse, che dal colore appaiono simili a gocce di sangue e apparentano pertanto la casa a un cuore ferito. Franco Cilia ha presentato un paesaggio pubblicato nella mostra “I viaggi pittorici dell’Io”, a cura di Giorgio di Genova. Si tratta di una di quelle splendide marine ispirate da Federico Zeri e che hanno fatto parlare il grande critico di Franco Cilia come di un novello Turner. Giuseppe Diara ha presentato invece uno dei dipinti portati dal gallerista Amedeo Fusco all’Istambul Art Fair, una delle principali rassegne pittoriche del Mediterraneo. Il dipinto propone, in brevi ma efficaci tratti impressionistici, un gruppo di persone in procinto di prendere un treno che si fa immagine della vita che passa. Al passaggio del tempo è anche ispirato un piccolo ma intenso finto affresco di Giovanni Lissandrello, dove la carie della pittura, che simula l’azione del tempo pittore, si fa esorcismo alla fuga dei giorni e invocazione di un tempo assoluto, o meglio, di un’eternità fuori dal tempo. Flash di memoria è il titolo del dipinto di Angelo Diquattro, un segno astratto che affida alla tela il suo messaggio difficile, ma proprio perciò meritevole di essere ascoltato. Facile è invece il gioco enigmistico della foto di Giuseppe Leone, un bambino che fa, con le carte da gioco, un solitario, affacciandosi su una piazza solitaria. Per niente facile è invece, come di consueto, la fattura raffinata ed evocativa dell’immagine. Sono state proprio queste icone a far da corona alla splendida esecuzione al violino e al violoncello delle musiche di Paganini e Vivaldi eseguite dalle bravissime artiste siciliane, originarie di Messina, Ilaria e Simona Bonanno, e alla recitazione di una scelta di liriche citate nel libro del Guastella, curata dagli alunni del Laboratorio Teatrale “Dyonisos” del Liceo Classico Umberto I di Ragusa, egregiamente preparati dal regista Gianni Battaglia, che hanno strappato all’uditorio applausi calorosi. Al termine della serata il consueto “Dopoteatro cocktail” curato da Glò è stata l’occasione per darsi appuntamento al prossimo concerto. Quest’ultimo, in programma il 31 marzo, alle 20, si terrà presso la chiesa dell’Itria, e sarà il primo appuntamento musicale pubblico in quello splendido sito dopo l’inaugurazione della nuova pavimentazione. Per celebrare la rinnovata veste della chiesa che fu dei Cavalieri di Malta, nell’ambito de “La musica dipinta”, è prevista l’esposizione di un omaggio di Franco Rinzivillo al più noto dei Cavalieri di Malta: il grande Caravaggio.

 

 

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