ATTRAVERSO L’ARTE URBANA, CON IL PROGETTO #MET2B UN MONITO SULLO SPRECO DELL’ACQUA

 

I rubinetti della creatività sono stati aperti, l’arte inizia a scorrere a Marina di Ragusa. Riparte #met2b, il progetto di arte urbana che nei mesi estivi crea nella frazione marinara un’esplosione di forme e colori. E’ stato scelto questo fine settimana per svelare i primi elementi che compongono la struttura che sorreggerà l’installazione dell’Urban Art MEeTing edizione 2016. Un’imponente impalcatura di tubi, valvole, curve, raccordi, sono apparsi, come all’improvviso, sulla facciata del Met, il locale di Marina di Ragusa che presta ogni anno all’arte il suo prospetto frontale, divenendo una grande tela verticale pronta ad accogliere ogni nuova opera. Una ragnatela di condotte che anticipa il legame con l’acqua di questa edizione, ma senza svelare troppo. I supporti, infatti, verranno aggiunti all’installazione nelle prossime settimane, presentando ufficialmente a tutti i creativi la base su cui potranno poi dare libero sfogo alla loro fantasia, rivisitando l’installazione con il proprio gusto artistico. L’ideazione dell’installazione che caratterizza l’evento d’arte urbana, promosso da Thomas Battaglia del Met con la direzione artistica degli architetti Elisa Muccio e Danilo Dimartino, è stata quest’anno affidata al collettivo formatosi la scorsa edizione, composto dalla vincitrice Marie Scollo e da coloro i quali hanno ricevuto una menzione speciale Irene Minissale, Carla Difranco e Flavia Puglisi. “Un mondo sotterraneo a noi sconosciuto fatto di tubi, raccordi, intrecci trasporta con sé ciò di cui ogni giorno facciamo uso, ormai automaticamente – spiega il collettivo – L’acqua, un bene prezioso, forse il più prezioso, cui spesso non viene data la giusta importanza. A volte capita che ciò che attraversa questi tubi trova però una via di fuga che prontamente tentiamo di arginare”.

Con #met2b 2016 i tubi non trasporteranno solo acqua, essi diventano anche contenitori di memorie dimenticate, occasioni perdute, esperienze passate, vite vissute, che si concretizzeranno nell’oggetto che diventerà il supporto per le opere da affidare alla personale sensibilità artistica dei creativi nell’estemporanea in programma come di consueto questa estate. I passanti e i turisti già in queste ore hanno iniziato ad ammirare incuriositi questa grande “rete idrica” che sovrasta sul Met, diramandosi tra tubi, snodi, e valvole che ne bloccano il flusso nei tratti dove la linea si interrompe. Solo un tratto nel reticolo cambia direzione e tenta una nuova strada, una diversa via di fuga, affacciandosi sul prospetto laterale, con un grande rubinetto da cui pende una goccia gigante, in procinto di cadere. Un’ideale prosecuzione dell’installazione che per la prima volta quest’anno coinvolge anche la parete del Met che si affaccia sul mare. La goccia diventa un monito contro lo spreco, un simbolo che invita a riflettere, sensibilizzando sul corretto utilizzo del bene fonte di vita.

Come sempre sarà possibile seguire l’evoluzione del progetto sulla pagina facebook del Met www.facebook.com/metsicilia e sui social attraverso l’hashtag #met2b.

 

 

 

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