ATTI VIOLENTI A VITTORIA…FENOMENO INQUIETANTE

La città di Vittoria è diventata, negli ultimi tempi, scenario di atti violenti e criminosi. Ne sono prova la grave aggressione consumatasi qualche giorno fa in piazza Del Popolo ai danni di un agente del corpo di Polizia Municipale, l’atto incendiario che ha distrutto il capannone di un imprenditore di Vittoria e da ultimo l’atto rivolto al Sindaco Nicosia a Palazzo Iacono. La solidarietà  va alle vittime di tali atti delinquenziali e poco eleganti che danno una immagine non proprio positiva della nostra città. Infatti a Vittoria si respira un’aria pesante, anzi preciso l’aria è quasi irrespirabile viste le vicende che si sono consumate nel nostro territorio. Il susseguirsi ed ancor peggio il persistere di fatti criminosi, e mi riferisco anche agli atti incendiari  perpetrati contro politici, amministratori, all’aggressione ai danni del disabile, ai furti e  alle rapine che hanno ulteriormente aggravato gli imprenditori agricoli e quanti del settore sono rimasti vittime di tali atti incresciosi, alle vicende che hanno visto coinvolto il mercato ortofrutticolo di C.da Fanello, non fanno altro che suscitare sgomento e buttare nella preoccupazione e nello sconforto i tanti cittadini onesti che vivono del proprio lavoro per assicurare un futuro migliore ai propri figli. I cittadini, oramai, non si sentono tutelati, tuttavia encomiabile è l’attività svolta dalle forze dell’ordine che, anche se carente di organico (si veda il Corpo di Polizia Municipale che conta poche unità e molto spesso non può garantire il controllo del territorio perché carente di uomini e mezzi e  l’Amministrazione vigente non ha mai pensato di potenziare l’organico anzi, alcune volte, ha addirittura vanificato l’attività posta in essere dagli agenti in servizio) ogni giorno scende in campo per garantire sicurezza a costo di mettere in gioco anche la propria vita. Penso che il grave disagio, vissuto dalla città di Vittoria, sia frutto del malessere economico che la città sta vivendo ma sono convinto che molto spesso gli esempi di saggezza, di confronto sereno e di dialogo sono mancati e la gente ha seguito modelli assolutamente contrari all’etica e alla morale che invece avrebbero dovuto essere i primi punti di riferimento di una società civile. Auspico che questo clima di forte tensione abbia fine, che la città possa riappropriarsi di quella serenità che oramai manca da parecchio tempo, e per arrivare a ciò ognuno, politici e non, debbono fare la loro parte. 

Salvatore Artini

 

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