ATTENTI AL POS!

Pos obbligatorio, dal 30 giugno prossimo, per professionisti, commercianti, artigiani, indipendentemente dal reddito percepito, per pagamenti superiori a 30 euro. La norma è contenuta nell’art. 15 “Decreto Sviluppo Bis”  ovvero il decreto legge del 18 ottobre 2012 , n. 179.

Gli interessati gridano allo scandalo contro il fisco, che non lascia attimi di respiro, e contro le banche che approfittano di ogni occasione per spillare denaro ai cittadini. I servizi pos delle banche sono infatti carissimi e i cittadini, tartassati dalle tasse e dalla crisi, lo vedono solo come un costo in più. Tra l’altro il pos permetterebbe già alle banche di guadagnare senza impiegare le sue risorse più costose, ovvero le risorse umane.

Proviamo allora a ragionare in maniera “diversa” dal solito e cerchiamo di vedere gli aspetti positivi di una situazione che sembra totalmente negativa.

Intanto chiediamoci se per caso i pagamenti con carta di credito non possano migliorare il servizio che offriamo al cliente. In fondo anche noi usiamo frequentemente la carta di credito o debito per pagare e la troviamo anche comoda.

Chiediamoci anche se il nostro flusso di cassa (denaro che entra) non possa anche beneficiarne eliminando i famosi “ti pago la prossima settimana, perché non ho più contanti”… Con il pagamento online il cliente non ha più scuse  per non saldare la prestazione nello studio. L’uso della moneta elettronica è in costante aumento ed attualmente in Italia non abbiamo raggiunto il livello di diffusione di altri Stati, ma la strada è oramai tracciata e anche l’offerta di servizi che permettono virtualmente a tutti  di accettare pagamenti con POS mobili è ampia e, soprattutto, slegata dal mondo bancario.

L’obbligo di legge è previsto esclusivamente per accettare pagamenti con carte “di debito”, il bancomat per intenderci. Ma, una volta che ci siamo perché non proviamo ad espandere il nostro business anche con le carte di “credito”?

E allora guardiamoci intorno:

PayPal, leader nel pagamenti online genera transazioni pari al 9% del volume dell’e-commerce mondiale. Puoi inserire paypal nel tuo sito senza spendere una lira e accettare pagamenti con carte di credito da ogni parte del mondo.

Ma ritorniamo al pos. Avete chiesto alla vostre banca quanto vi farebbe pagare per il relativo servizio? Confrontiamo il preventivo che vi hanno proposto con le soluzioni qui esposte.

– Jusp, pos mobile per professionisti, www.jusp.com, Dispositivo hardware: euro 47,58 iva inclusa (una tantum), Commissioni: 2,50%

– Payeleven, https://payleven.it/, Dispositivo hardware euro 99 iva inclusa, Commissioni: 2,75%

– SumUp, https://sumup.it/, Dispositivo hardware € 19,95 iva inclusa, Commissioni: 1,95%

Sono tutti e tre dei mPOS, (POS mobili), si collegano ad uno smartphone compatibile (la maggior parte usa iPhone) che abbia  una connessione dati per trasferire le informazioni relative agli accrediti verso il circuito bancario. I pagamenti, detratte le commissioni, saranno riversati sul vostro attuale conto bancario. Niente canoni fissi, mensili o annuali, si paga solo sugli incassi, se ci sono.

I costi sono nettamente diversi rispetto a quanto offerto dalle banche, non è vero? Forse abbiamo trovato la soluzione a un problema e aperto nuove prospettive al nostro business.

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