Attentato a Sigfrido Ranucci, auto esplode davanti casa: poteva essere una strage

Terrore nella notte a Campo Ascolano, tra Roma e Pomezia. Un ordigno esplosivo è stato piazzato sotto l’auto del giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, facendo saltare in aria la vettura e danneggiando anche una seconda auto di famiglia e l’abitazione vicina.
L’esplosione è avvenuta intorno alle 22 di mercoledì 15 ottobre, e solo per un caso fortuito non ci sono stati feriti.

Secondo quanto comunicato dal profilo ufficiale di Report su X, “la potenza dell’esplosione è stata tale da poter uccidere chiunque fosse passato in quel momento”.
Sul posto sono intervenuti Carabinieri, Digos, Vigili del Fuoco e la Scientifica. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, che sta lavorando per ricostruire la dinamica e identificare i responsabili.

Ranucci e Report, simboli del giornalismo d’inchiesta

Conduttore e autore di Report, Ranucci è da anni un punto di riferimento del giornalismo investigativo italiano, noto per le sue inchieste su corruzione, criminalità e potere economico.
L’attacco alla sua auto è interpretato come un grave segnale intimidatorio contro la libertà di stampa, in un momento in cui il dibattito pubblico sul ruolo del giornalismo indipendente è particolarmente acceso.

L’Italia, secondo l’ultimo rapporto di Reporters Sans Frontières, si colloca al 46° posto nel mondo per libertà di stampa, segno di un contesto ancora fragile e complesso per chi fa informazione. Solidarietà, per Ranucci, è stata espressa dal mondo politico e civile.

“Non ci fermeranno”: il messaggio di Report

Dal profilo ufficiale della trasmissione, la redazione di Report ha ribadito la volontà di non arretrare di fronte alle intimidazioni: “Continueremo a raccontare i fatti, con rigore e coraggio. Perché la verità non si fa esplodere”. A Ranucci, che è noto al grande pubblico italiano e che è stato ospite anche a Ragusa durante l’evento “A Tutto Volume”, l’intera solidarietà anche da parte della redazione di RagusaOggi.

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