Asili nido, 400 posti in più nei comuni ragusani

Posti aggiuntivi negli asili nido ragusani, grazie alle risorse provenienti dal Fondo di solidarietà comunale 2024, destinate a questo scopo da una norma introdotta dalla Legge di bilancio 2022. A fornire le cifre è l’elaborazione del Centro studi Enti locali, basata su dati diffusi dal ministero dell’Interno. Si tratta di 400 posti sparsi fra 10 dei dodici comuni, esclusi Giarratana e Monterosso Almo. I finanziamenti si sommano a quelli previsti dal Pnrr.

A Vittoria 127 posti

Vittoria è il comune che ne intercetta di più: 127, con un finanziamento che supera il milione e settecentomila euro. Seguono Ragusa con 75 posti (575mila euro), Modica (57 posti, 437mila euro), Scicli (38 posti, 291milaeuro), Pozzallo (36 posti, 276mila euro), Comiso (23 posti, 176mila euro), Santa Croce Camerina (19 posti, 145mila euro), Acate (11 posti, 84mila euro), Chiaramonte Gulfi (8 posti, 61mila euro), chiude Ispica con 6 posti e 46mila euro di finanziamento pubblico.
Se i Comuni non creassero i posti aggiuntivi, scatterebbe la revoca dei trasferimenti, ricorda il Centro Studi Enti Locali.

In Italia

In totale sono 29.994 i posti aggiuntivi finanziati quest’anno negli asili nido italiani. Più della metà delle risorse (il 65%) è destinato ai comuni del Mezzogiorno, che potranno così contare su 19.646 posti in più nei propri nidi. La regione che riceve più risorse in assoluto è la Campania, che assorbe da sola quasi un quarto della somma complessiva, con Napoli a fare la parte del leone. 
Nonostante i comuni settentrionali coinvolti dal riparto siano di più (3.809), le risorse loro assegnate sono nettamente inferiori, si spiega, perché i posti aggiuntivi finanziati in ogni ente coinvolto sono mediamente di meno: 3 posti in più a comune del nord contro i 4,5 del centro e i 9 del sud.
L’elaborazione evidenzia come il 65% delle risorse (oltre 150 milioni di euro) siano stati assegnati a 2.551 comuni del mezzogiorno, a fronte dei 58,2 milioni destinati ai comuni settentrionali. Complessivamente, nelle regioni del nord saranno creati 7.592 nuovi posti, circa il triplo di quelli in arrivo nei 970 comuni beneficiari del centro Italia, cui sono andati 16,2 milioni di euro per aggiungere 2.756 nuovi utenti.
Dopo Napoli seguono, per entità delle somme assegnate, Palermo e Catania, rispettivamente con 7,3 e 4,2 milioni per 855 e 553 posti in più.

Obiettivo comunitario ancora lontano

“Grazie a questa iniezione di liquidità, che fa seguito ai 120 milioni del 2022 e 175 milioni del 2023 – spiega il Centro studi – si accorceranno ancora un po’ le distanze dal vero obiettivo da raggiungere, fissato a livello comunitario: avere nei nidi posti sufficienti per accogliere almeno un bambino su tre che rientri nella fascia di età zero-due anni. In questa direzione rema anche il Pnrr, che ha dedicato al potenziamento degli asili nido 2,4 miliardi di euro, che si sommano a queste risorse del Fondo per le quali sono stati previsti graduali incrementi di anno in anno: 300 milioni nel 2025, 450 nel 2026 e 1,1 miliardi annui a partire dal 2027”. “Solo a partire da allora – prosegue il Centro studi Enti Locali -, complice anche l’auspicata attuazione di questa misura del Pnrr, dovrebbe essere centrato l’obiettivo della soglia dei posti disponibili per il 33% dei bambini in età da nido. Al momento del varo del Piano la percentuale media – con forti divari territoriali – era del 25,5%, ben 9,6 percentuali al di sotto della media europea”.

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