Pnrr asili nido e infanzia, nel ragusano 15 milioni per 9 progetti in 6 comuni

Si fa un gran parlare, da qualche settimana, di asili nido e scuole dell’infanzia. Entro il 30 giugno oltre 2mila comuni in tutta Italia, inseriti nella graduatoria specifica dei fondi Pnrr da 4,6 miliardi di euro per 264mila nuovi posti, dovranno aggiudicare il 100% dei lavori o i soldi rischieranno di perdersi e tornare al mittente, cioè l’Unione europea.

Corsa contro il tempo

Il governo Meloni mira a strappare all’esecutivo Ue una proroga a settembre, perché sa già che molti comuni non riusciranno a rispettare la scadenza. In particolare, la costruzione di nuovi asili nido s’inserisce in una lungimirante azione politica di sostegno per le giovani famiglie italiane, restìe a mettere al mondo più figli di quanto se ne facciano, con il risultato che il Paese perde numero di abitanti, futuri lavoratori e contribuenti. Il problema è molto sentito al Nord e in alcune regioni del Centro, perché al sud e nelle Isole esiste una straordinaria forma di welfare che risponde al nome di “nonni”. Ma anche i preziosi genitori di mamma e papà non dispongono di forze illimitate, per cui l’impossibilità di lasciare i bimbi da 0 a 3 anni in sicura custodia si trasforma così nella ricerca spasmodica e costosa presso strutture private, con sacrifici enormi fatti di orari a incastro o, nella più drammatica delle decisioni, la scelta delle giovani mamme di lasciare l’agognato posto di lavoro, magari ottenuto dopo brillanti studi e dopo avere superato la notevole concorrenza. Oggi, soltanto un bambino su quattro riesce ad accedere a un asilo nido.

La ricaduta negli Iblei

Nel ragusano la graduatoria nazionale per la costruzione degli asili nido e scuole dell’infanzia premia nove progetti distribuiti su sei comuni, mentre in una primo momento sei di questi progetti erano stati stati ammessi con “riserva”. Otto delle nove richieste riguardano gli asili nido.
Riguardano Vittoria – nuova costruzione di asilo nido per un importo di 3.456.000 euro -, Santa Croce Camerina – nuova costruzione per l’importo di 2.450.000 € – e Giarratana – riqualificazione di immobile esistente – per 730.000 euro.
Sì anche ai progetti presentati dai comuni di Scicli, Ragusa e Modica, che in un primo momento erano rimasti in pausa. Nel primo caso si tratta del progetto di “demolizione e ricostruzione di edifici pubblici già destinati ad asili nido” di 1.079.968,60 € e della “riqualificazione funzionale e messa in sicurezza di edifici scolastici destinati ad asili nido” per 389.961,00 euro.


Nella città capoluogo ok ad altri due progetti, entrambi sulla nuova costruzione di asili nido, rispettivamente per 2.000.000 e 1.250.000 euro.  Vanno bene anche i progetti presentati dal comune di Modica, uno di “riconversione di edifici pubblici da destinare a scuole dell’infanzia” per un importo di 1.402.560 euro, l’altro di 2.337.600 euro per la costruzione di un nuovo asilo nido. Questi comuni sono chiamati all’aggiudicazione dei rispettivi bandi entro giugno.

Bimbi 0-4 anni in Sicilia: le previsioni

Di recente Openpolis ha rielaborato dati Istat sulla popolazione, stilando la previsione del numero di residenti da 0 a 4 anni, provincia per provincia. Viene fuori che se nel 2020 nel ragusano i bambini fino ai 48 mesi erano 13.755, lo scorso anno sono diminuiti di 588 unità. Alla fine di quest’anno saranno ancora meno: 12.909. Nel 2030 dovrebbero risalire a quota 13.202, ma nel decennio 2020-2030 la diminuzione dovrebbe essere del 4%, comunque seconda solo alla provincia di Trapani (-2,3%), mentre Messina dovrebbe perdere addirittura quasi il 13% dei bambini in tenerissima età. Male le previsioni per Palermo (-11,9%) ed Enna (-11,7%).

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