“Arrocco”, il quarto libro della scrittrice Costanza DiQuattro. Presentazione in anteprima questo martedì a Ibla

Ha una fervida musa ispiratrice che ormai l’accompagna da qualche anno a questa parte, facendole scrivere libri di successo, con la necessità di più ristampe, e che l’hanno portata anche alla candidatura al premio Strega. La scrittrice iblea Costanza DiQuattro ha scritto un nuovo romanzo, edito sempre dalla Baldini Castoldi. Si intitola “Arrocco siciliano” e sarà ufficialmente presentato in anteprima questo martedì 13 settembre a Palazzo Donnafugata alle ore 19 (ingresso su prenotazione).

Su uno sfondo tutto siciliano, fra tradimenti e pozioni galeniche, si dipana una storia di fiducia e debolezza, paura e coraggio. E’ questa la sintesi del nuovo romanzo che è incentrato sulla figura di Antonio Fusco, giovane farmacista napoletano, “con la spocchia dei vincenti, la sufficienza degli arroganti e la flemma dei risoluti”. E’ lui che si trasferisce a Ibla dopo la morte del vecchio speziale della cittadina barocca anche se vaghe e confuse restano le motivazioni che lo portano nel Sud della Sicilia. Ben presto Antonio conquista la fiducia della comunità iblea, nonostante la sua debolezza nei confronti delle donne sposate e una sfacciata propensione al gioco d’azzardo. Nel frattempo, a casa del barone Crescimanno, la situazione sta sfuggendo di mano.

Il figlio maggiore, Domenico, dilapida buona parte del patrimonio ereditato dalla nonna al gioco, e il piccolo Federico, nato con una malattia rara, si spegne ogni giorno di più dentro la sua stanza buia e silenziosa con l’unico conforto degli scacchi. Antonio, con i suoi apprezzati rimedi galenici, sembra essere l’unica speranza per la famiglia Crescimanno diventando il riferimento della baronessa e instaurando con lei un rapporto di complicità che poi si tradurrà in amore.

E sarà l’unico estraneo a cui è consentito parlare con Federico, tanto che fra loro nascerà una tenera amicizia. Antonio è però vittima di se stesso, delle sue fragilità, dei suoi vizi. I debiti accumulati lo costringeranno a vendere farmaci proibiti, entrando nel mirino di usurai, e l’ira di mariti gelosi lo vedrà spesso costretto a nascondersi. Ma esiste la possibilità di liberarsi dal vizio del gioco? Magari grazie a un altro gioco come gli scacchi? Antonio ancora non lo sa ma forse sarà proprio Federico, nel silenzio della sua stanza e nella verità di una malattia che lo fa precocemente invecchiare, l’unico in grado di aiutarlo.

Chi è Costanza DiQuattro

COSTANZA DIQUATTRO (Ragusa 1986) dirige il Teatro Donnafugata, piccolo teatro di famiglia. Nel novembre 2019 ha debuttato al teatro Carcano di Milano con il suo primo lavoro teatrale, Barbablù, seguito da Bellini, Wagner e Sinopoli. La flânerie tra genio, mito e musica andato in scena al Teatro Massimo Bellini di Catania nell’ottobre 2021. Con Baldini+Castoldi ha pubblicato La mia casa di Montalbano (2019), Donnafugata (2020) e Giuditta e il monsù (2021).

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