ARRESTATO DAI CARABINIERI IL PRESUNTO AUTORE: UN INSOSPETTABILE !

Alle prime luci di lunedì a Santa Croce Camerina, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ragusa, in collaborazione con il Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno tratto in arresto in esecuzione d’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Ragusa Dott. Giovanni Giampiccolo, per detenzione e porto illegale di arma da guerra e minacce Giovanni Cabibbo, 33enne di Santa Croce Camerina. 

Le indagini, scaturite a seguito dei danneggiamenti a colpi di kalashnikov avvenuti lo scorso 21 febbraio ai danni delle ditte di legnami “Gruppo Barone” e “Sud Legno” e 23 febbraio ai danni del ri-storante “Rosengarten”, e supportate da investigazioni tecniche, conducevano all’identificazione di uno dei due esecutori dei gravi atti intimidatori.

Il giovane, in concorso con altro soggetto rimasto ignoto, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso ed in tempi diversi, illegalmente portava in luogo pubblico un fucile mitragliatore d’assalto modello AK-47 “Kalashnikov”, con relativo munizionamento.

L’atto intimidatorio ai danni del ristorante “Rosengarten” veniva documentato dalle riprese video di una telecamera installata nei pressi dell’esercizio commerciale. La svolta alle indagini veniva data dall’analisi di tali filmati, dai quali si vedeva nitidamente una persona scendere alle spalle del ristoran-te, da un’autovettura identica a quella del Cabibbo, e dirigersi nella piazzetta dove sorge la casa di Montalbano, dopodiché si notavano chiaramente alcuni colpi impattare la saracinesca e la persona ritornare all’interno dell’autovettura e fuggire con un complice rimasto alla guida. A seguito di intensi e continuati servizi di controllo del territorio, svolti nei giorni immediatamente successivi ai due attentati dai militari della Compagnia di Ragusa, con l’ausilio dei Cinofili del Nucleo CC di Nicolosi e con il supporto aereo del 12° Elinucleo di Catania, nel corso dei quali il territorio di Santa Croce Camerina veniva setacciato in lungo e in largo, con posti di controllo lungo le vie di accesso all’abitato e l’effettuazione di numerose perquisizioni su strada e a personaggi della malavita locale, il giorno sette marzo, in un terreno incolto in via Giotto, proprio nei pressi di un garage nella disponi-bilità del CABIBBO, venivano ritrovati un caricatore e numerosi colpi cal.7.62 identici a quelli utiliz-zati contro le due attività commerciali. Le attenzioni degli investigatori si concentravano dunque su quest’ultimo, che veniva monitorato con attività tecnica, attraverso la quale venivano raccolti gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati per cui oggi è stato tratto in arresto. In particolare in più oc-casioni l’arrestato faceva riferimento all’arma da guerra che teneva nascosta in un luogo imprecisato, e che in passato aveva utilizzato.

Resta ancora da accertare a quale titolo il CABIBBO svolgesse attività di intermediazione e di esa-zione nel recupero crediti, e per quali cause lo stesso vantasse tali crediti con diversi soggetti che gravitano nel mondo delle scommesse e del gioco d’azzardo. Nel corso delle perquisizioni svolte questa mattina è stato sequestrato materiale d’interesse per il prosieguo delle indagini.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it