“APRIRE CON PROCEDURA D’URGENZA SCALO DI COMISO COME ATTO DI SICUREZZA E CIVILTA’”

La tragedia sfiorata all’aeroporto “Falcone Borsellino” di Palermo e il conseguente dirottamento degli aerei negli aeroporti di Trapani e Catania, ha messo a nudo tutta la precarietà del sistema dei trasporti siciliano.

Sulla vicenda interviene l’on. Pippo Digiacomo con la seguente dichiarazione: “Al di là dell’occasionalità dell’evento, che speriamo mai più debba ripetersi, non possiamo non considerare come basti un qualsiasi accadimento speciale per inceppare il fragilissimo sistema infrastrutturale e dei sistemi aeroportuali della nostra isola (incidenti o cenere sull’Etna che dir si voglia). E’ così che la Sicilia, senza valide alternative di mobilità, ad ogni pie’ sospinto rischia di rimanere – con gli oltre cinque milioni di abitanti – regolarmente tagliata fuori dall’Italia e dal resto del mondo. L’abbiamo provato sulla nostra pelle durante l’eruzione dell’Etna, lo riproviamo adesso e chissà quante altre volte proveremo questa orribile sensazione. Bisogna aprire con procedura d’urgenza l’aeroporto di Comiso perché ciò è un atto di sicurezza e di civiltà prima ancora che commerciale. Vorremmo sapere con quale faccia il governo nazionale sostiene che debbono passare ancora mesi e mesi per emettere un decreto. Con quale faccia proponiamo che lo scalo sia operativo per dodici ore soltanto, anziché per 18 come si converrebbe per un aeroporto strategico come quello di Comiso. Con quale faccia (ma questo sembrerebbe un pericolo scampato) ci dovremmo addirittura pagare le spese di funzionamento. Dovremmo solo vergognarci di tenere ancora chiuso uno scalo pronto da mesi e mesi”.  (e.r.)

 

 

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