APPRODA IN CITTA’ L’INIZIATIVA MEDITERRANEO

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’assessore alla Comunicazione
Gianfranco Rizzo  ed il presidente della Consulta delle Culture Adham
Darawsha hanno incontrato oggi a Palazzo delle Aquile il Console di
Tunisia Farhat Ben Souissi ed il dr. Raffaele Bove, Medico veterinario
dell’ASL Salerno ed appassionato di kayak, che da anni collabora
con la Fondazione MIdA sui temi della disastrologia veterinaria e
promotore dell’iniziativa “Il Mediterraneo: il mare che unisce”.

Erano presenti all’incontro anche il presidente della Società Italiana
Medicina Veterinaria Preventiva, Antonio Sorice, il presidente della
Lega Navale di Palermo Giuseppe Tisci ed il Consigliere di origini
siciliane del 15° Distretto di Los Angeles, Joe Buscaino, in questi
giorni in visita in Sicilia per la stipula di un accordo fra le
Autorità portuali di Palermo e della “Città degli Angeli”.

In rappresentanza del progetto “Mediterraneo il mare che unisce”, il
dottor Bove ha voluto  omaggiare il Console di Tunisia, dello
stendardo della Regione Campania, nonché di uno dei 6 kajak impiegati
per la traversata da Agropoli a Palermo, volta a promuovere la
salvaguardia della biodiversità, della dieta mediterranea e delle
attività di pesca nelle coste tunisine, con l’impegno di concludere la
traversata fino a Tunisi il prossimo anno.

Il Console tunisino ha invece auspicato che l’anno prossimo la
traversata riesca a trovare  il suo naturale approdo in Tunisia.
L’obiettivo originario, di raggiungere Tunisi, infatti, è stato
rinviato, obtorto collo, a causa delle agitazioni e dei movimenti che
turbano il continente africano, che hanno indotto i promotori a
sospendere l’iniziativa per quest’anno.

Sposando il progetto e sottolineando “l’indissolubile legame che
unisce Palermo, città mediorientale in Europa, punto di riferimento
mondiale della cultura dell’accoglienza, alla Tunisia ed ai popoli del
Mediterraneo”, Orlando ha voluto vergare la frase “Radici comuni, ali
e vele comuni!” sulla chiglia del kayak che ha effettuato la
traversata partita dalle coste di Agropoli il 25 giugno scorso con due
barche a vela ed altri cinque kayak.

L’itinerario  originariamente scelto aveva un forte connotato
simbolico: incrociare le proprie rotte con quelle utilizzate dai
profughi e restituire al mare, alla terra ed ai popoli il suo ordine
naturale, invertendo la tendenza di una realtà fatta di odio e sangue.

Dopo avere ringraziato la Canottieri e la Lega navale di Palermo per
l’impegno profuso a sostegno dell’iniziativa, Bove ha donato ad
Orlando una pagaia in cedro del Libano fatta da Aziz, un artigiano
tunisino che vive ad Agropoli. “Sarà uno strumento utile  al Sindaco
– ha detto il medico fra il serio e il faceto – per venire con noi in
Tunisia l’anno prossimo”.

“Il viaggio – continua Bove – consente agli esperti presenti a bordo
di realizzare un’approfondita analisi sullo stato di salute del Mar
Mediterraneo e sulle tradizioni legate alla pesca ed alla dieta
mediterranea con la collaborazione di esperti in food safety and
security”. L’iniziativa darà vita poi ad un documentario sulla fauna
marina con protagonista la tartaruga Caretta caretta, animale in via
d’estinzione.

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