È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Appello dai quattro circoli di Legambiente ad essere coinvolti sui temi riguardanti l’emergenza idrica
08 Ago 2024 16:34
A firmare l’appello inviato al prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri, ed ai sindaci dei Comuni iblei sono i circoli “Il Carrubo” di Ragusa presidente Angelo Rinollo, Kiafura di Scicli con Alessia Gambuzza, “Sikelion” di Ispica presidente Anna Alì, ed il “Melograno” di Modica presidente Giorgio Cavallo. Tutti chiedono un coinvolgimento nei processi consultivi e decisionali riguardanti l’emergenza idrica che si sta vivendo negli ultimi tempi. “E’ una crisi ampiamente annunciata, da almeno 40 anni la Sicilia è considerata la Regione più a rischio di desertificazione. Plurime sono le cause, che sono state ampiamente sviscerate – scrivono i circoli di Legambiente – da una parte il cambiamento climatico, dall’altra una serie di impatti ambientali e cattiva gestione del territorio che alimentano ed esasperano gli effetti di tale cambiamento, impatti derivanti da iniziative di un sistema politico-amministrativo-burocratico spesso incompetente, inefficiente o addirittura connivente con chi altera il territorio per i propri fini personali”.
Legambiente parla di pozzi abusivi, incendi, cementificazioni con impermeabilizzazioni del territorio, inquinamento di pozzi e sorgenti, spreco di risorse idriche, sistemi e produzioni agricole idrovore e pagamento dell’acqua a forfait e non a consumo.
“Le istituzioni del territorio si sono di fatto rese ‘impermeabili’ a qualunque campanello d’allarme ed a qualunque proposta che andasse nella direzione di un cambiamento in senso ecologico e sostenibile della gestione del territorio e delle sue risorse – proseguono i quattro Circoli ambientalisti – stupisce il dover constatare che si cerca di porre rimedio a problemi strutturali solo in una fase in cui si è arrivati all’emergenza, un vizio tipico del nostro paese e della nostra Regione in particolare, vizio che sembra diventato strutturale e per certi versi opportuno per permettere di ‘saltare’ le norme ed i sistemi di controllo”.
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