APERTURE NEI GIORNI FESTIVI DEI SUPERMERCATI. IL NOSTRO NETTO NO !
18 Apr 2012 11:30
Il calendario delle aperture nei giorni festivi e nelle feste “canoniche”, quelle cioè legate ad una forte tradizione religiosa e laica non possono calarsi, in modo freddo e disinvolto, nel piano delle aperture così come consentito dalla recente norma.
Riteniamo che anche questa disciplina, che regola la libertà delle aperture nella discrezionalità di esercitare o meno questa possibilità, vada conformata alle consuetudini e ai modelli di vita che sono fortemente radicati in ogni territorio.
Non vi è dubbio che ci sono ricorrenze che portano in sé un consistente valore simbolico che sono nelle stesso tempo ricorrenze storiche e di identità di valori per il Paese.
Il riferimento alla festa di Liberazione del 25 aprile e a quella del lavoro del 1° Maggio ( ma non sono da rimuovere quella del 2 giugno, festa della Repubblica, il 15 agosto, Natale e S. Stefano,la Pasqua e il giorno di pasquetta) sono occasioni vicine e i negozi dei centri commerciali debbono rimanere chiusi dando la possibilità ai collaboratori e ai dipendenti di ogni livello di poter vivere serenamente queste giornate nella quiete familiare, riconoscendo e tutelando, in questo, il diritto universale a vivere un ambito privato in queste ricorrenze e feste fortissimamente legate alla storia di questo Paese.
E’ del tutto evidente che come associazioni di categoria, come rappresentanze sindacali, ed ente bilaterale invitiamo, ove l’apertura il 25 aprile e il 1°maggio dei negozi con sede negli ipermercati dovesse essere confermata, i cittadini a trascorrere le giornate in campagna o al mare boicottando ogni forma di frequentazione o di acquisto nei centri commerciali in quelle due giornate.
Sappiamo di aprire un fronte vertenziale non indifferente ma siamo,però, consapevoli di affrontarlo perché sicuri di difendere esercizi elementari di democrazia che il consumismo ossessivo e l’idea del lavoro inteso come merce tentano di annientare contando sulla indifferenza generale.
Noi saremo, invece, vigili e denunceremo ogni forma di abuso o di esagerazione che dovesse registrarsi in riferimento alle aperture dei negozi nelle feste”comandate”.