APERTURE DOMENICALI CONFESERCENTI PROPONE UN OSSERVATORIO

Domenica negozi aperti in alcune città della provincia iblea, tra cui Ragusa e Modica. Nel capoluogo ibleo l’apertura domenicale in programma per domani è frutto del confronto che si è avuto presso il Comune e che ha permesso di stabilire il calendario per consentire l’apertura dei negozi nei vari festivi.

“Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di confrontarci con le altre associazioni categoria e dei consumatori della nostra città e, alla presenza del vice sindaco e del dirigente del settore, siamo arrivati alla conclusione della variazione e alla stesura definitiva del calendario delle aperture domenicali – spiega Luca Burruano, coordinatore della Confesercenti di Ragusa – Questo obiettivo lo si è raggiunto alla luce della nuova proroga da parte della Regione Sicilia del riconoscimento delle città d’arte che concede la possibilità a Ragusa di poter andare in deroga sulle aperture domenicali e dei giorni festivi. Ma abbiamo anche preso atto che era stato concertato un calendario di aperture per il 2011 di 32 giornate tra domeniche e festivi. Un calendario non più modificabile anche se, come ha spiegato il presidente di Confesercenti Ragusa, Pippo Occhipinti, avremmo preferito aumentarne il numero. Durante la riunione la nostra associazione – continua Burruano – ha espresso la volontà di istituire un osservatorio provinciale, magari coordinato dall’assessore provinciale allo Sviluppo Economico, al fine di evitare quello che immaginavamo potesse succedere: le aperture previste a Ragusa sono in parte diverse da quelle di Modica ma immaginiamo che altri Comuni della provincia, che sono stati riconosciuti città d’arte, si muoveranno in maniera diversa.Per cui, al fine di creare campanilismi inutili e che fanno veramente male all’economia, anche alla luce di elementi importanti quali l’imminente apertura del centro commerciale sulla Modica – Pozzallo e l’apertura praticamente 365 giorni l’anno dei centri commerciali e dei negozi nelle altre province, rilanciamo la proposta di creare un momento di confronto provinciale”.

Questo non deve significare la perdita delle singole autonomie gestionali, che sono e rimangono esclusivamente in capo ad ogni singola Amministrazione comunale, ma deve servire ad “amalgamare” un territorio che è già piccolo di suo e deve confrontarsi con realtà economiche ed imprenditoriali molto più forti.

“Auspichiamo che questa nostra proposta – spiega in conclusione Burruano – possa essere accolta dalla Provincia regionale di Ragusa e dalle altre organizzazioni di categoria interessate, quale quella dei consumatori e delle organizzazione dei lavoratori per comprenderne la fattibilità. A giorni chiederemo un incontro con l’assessore Muriana”.

 

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