Il nuovo anno porterà una nuova tassa: Quella dei sacchetti per pane e frutta. Cocadons: “Pronti alla battaglia legale”

A partire dal prossimo 1 gennaio un nuovo balzello si abbatterà sulle famiglie italiane. I sacchetti utilizzati nei supermercati per imbustare frutta, verdura, pesce, affettati e altri prodotti alimentari diventeranno a pagamento, introducendo così una nuova tassa occulta a carico dei consumatori.

Lo denuncia il Codacons, che ricorda come dall’1 gennaio 2018 entri in vigore la norma – introdotta dal Decreto legge Mezzogiorno – che prevede che i sacchetti leggeri e ultraleggeri, ovvero con spessore della singola parete inferiore a 15 micron, siano biodegradabili e compostabili, con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile di almeno il 40%, non possano essere riutilizzabili e debbano essere distribuiti esclusivamente a pagamento.

Questo significa che ogni volta che si va a fare la spesa al supermercato occorrerà pagare dai 2 ai 10 centesimi di euro per ogni sacchetto, e sarà obbligatorio utilizzare un sacchetto per ogni genere alimentare, non potendo mischiare prodotti che vanno pesati e che hanno prezzi differenti – spiega l’associazione.

Tutto ciò comporterà un evidente aggravio di spesa a carico dei consumatori, con una stangata su base annua che varia dai 20 ai 50 euro a famiglia a seconda della frequenza degli acquisti nel corso dell’anno.

Per Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons e Consigliere Camera di Commercio della Sicilia Orientale si tratta di una vera e propria tassa occulta a danno dei cittadini italiani che non ha nulla a che vedere con la giusta battaglia in favore dell’ambiente. Abbiamo già inviato una istanza d’accesso al Ministero dell’economia per conoscere tutti i dettagli di tale norma ingiusta, e siamo pronti a dare battaglia impugnando nelle sedi competenti un provvedimento ingiusto che finisce solo per introdurre aggravi di spesa sulle spalle dei consumatori.

 

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