“ANNACAMENTO LENTO” PER DIMENTICARE IL CEMENTO A RANDELLO

Come da copione ancora una volta sono in atto tutti i tentativi possibili di “annacamento lento” per far cadere nel dimenticatoio gli sconci, inverecondi commessi sulla scogliera di Randello, affinchè gli stessi producano il minor danno possibile ai responsabile di lavori in cui si configurano concrete ipotesi di reato. Interventi commessi spudoratamente un area di massima tutela in cui vige il divieto assoluto di edificabilità, ricadenti in un sito di interesse comunitario. Abbiamo avuto risposte verbali interlocutorie e poco chiare dagli Amministratori Comunali a cui abbiamo chiesto conto dei fatti. Nessun atto ufficiale abbiamo potuto visionare. Ci sembra che ancora una volta la grande maestria degli specialisti dell’”annacamento amministrativo” sia di nuovo all’opera. Minimizzare l’accaduto, nella speranza che tutto sfumi, evitando rogne e gogne è la strategia in uso. Ricordiamo a lor signori che SCIA o NON SCIA in quell’area non è possibile utilizzare cemento, ne costruire strade che possano alterare il delicato equilibrio del SIC, ne tanto meno farlo di propria sponte. Chi minimizza l’accaduto rischia di scottarsi, chi ha accertato il reato e le difformità non può soprassedere, ma è obbligato a procedere ordinando la sospensione dei lavori ed imporre il ripristino dei luoghi. La quantità abnorme di cemento utilizzata per ancorare paletti e cancello, che ricordiamo è di proprietà pubblica, comprato con i soldi dell’Europa, sono la testimonianza evidente, visiva ed asfissiante di un modo spregiudicato ed insostenibile di agire, da parte del privato. L’annacamento dei funzionari che fanno melina è testimonianza di un approccio quanto meno superficiale se non irresponsabile a cui non abbiamo nessuna intenzione di assistere passivamente.

Il solito scaricabarile burocratico è veramente insopportabile , soprattutto mentre sono in atto pericolosi tentativi di distruzione di ciò che rimane del nostro territorio. Insieme a tutti i cittadini onesti che credono fermamente che Randello sia di tutti e che meriti considerazione e riguardo chiediamo Attenzione e Rispetto. Chi ha l’obbligo di intervenire, lo faccia celermente, l’Amministrazione Comunale agisca immediatamente ed efficacemente: chiarisca ai cittadini quali sono le sue intenzioni per la tutela del sito, ed abbia chiaro che l’”annacamento” in questa fase, finalizzato ad avallare comportamenti illegittimi, potrà portare conseguenze pesanti.

La legalità deve essere fatta rispettare ed i funzionari comunali sono pubblici ufficiali.

 

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