ANDREA BELOTTI: IL PROTOTIPO DEL CENTRAVANTI MODERNO

Tutto ciò è spiegabile prendendo in prestito le seguenti frasi di due tra i più importanti pensatori della storia dell’umanità, rispettivamente Pico della Mirandola ed Albert Einstein: “siamo noi stessi gli artefici del nostro destino” e “la creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura”. Traducendo, il merito di questa esplosione va diviso equamente tra il duro lavoro che il ragazzo di Calcinate ha dovuto portare avanti al fine di migliorarsi costantemente e l’intuizione, in un periodo di non trascurabile crisi economica a livello mondiale, che ha spinto la società di Cairo a puntare su un prospetto nostrano piuttosto che su di un attaccante già fatto proveniente da una Bundesliga qualunque, operazione molto presumibilmente più onerosa e che si porta appresso tutti i consueti dubbi circa la facilità o meno di ambientamento da parte di un ragazzo che dovrà necessariamente inserirsi in tempi brevi in un contesto diverso (lingua, usi e costumi, rapporto con i compagni, assimilazione dei dettami di gioco del mister e comprensione delle caratteristiche principali della nuova lega).

Il 9 del Nuovo Millennio: “il Gallo”, soprannome suggeritogli da un amico, il quale di cognome fa proprio Gallo, che viene dal suo modo di esultare mettendosi una mano a cresta sulla testa, possiede tutte le caratteristiche che una punta moderna deve avere: fisicità, buon mix di tecnica e velocità, imbarazzante senso del gol e spiccata disponibilità al sacrificio. Un esempio concreto della sua predisposizione al sacrificio, e del suo essere di conseguenza un attaccante totale e moderno, è riscontrabile in un azione specifica dell’ultimo derby della Mole: sul finire della prima frazione recupera palla, dopo un inseguimento di svariati metri, al limite della propria aria di rigore riuscendo, successivamente, a portare avanti la sfera per un’altra settantina di metri, guadagnando un interessante punizione per la propria squadra sulla trequarti avversaria. Degli attuali migliori attaccanti puri a livello mondiale, ricorda molto da vicino il famelico brasiliano Diego Costa. I continui progressi del bomber granata hanno fatto si che i migliori club, molti dei quali inglesi a dimostrazione di come le sue caratteristiche siano molto apprezzate nell’universo calcistico britannico, bussassero alla porta del presidente Cairo per chiedere informazioni preventive sulla cedibilità o meno del proprio gioiello. A queste, l’imprenditore non ha risposto a parole ma bensì con i fatti, tramite il prolungamento del contratto del proprio crack con annessa clausola rescissoria del valore di 100 milioni valida solo per l’estero.

 

Inizio Annata 2016/17 da sogno: dopo la convincente prima stagione in maglia granata, quella del suo debutto da titolare indiscusso in Serie A, caratterizzata da 12 gol ed 8 assist in campionato, le sole 16 presenze disputate fin ora nell’attuale campagna hanno fatto si che “il Gallo” superasse già i precedenti score avendo infilato per ben 13 volte la palla in rete, vice capocannoniere del massimo torneo italiano insieme al romanista Dzeko e ad un solo gol dal bomber dei bomber Icardi, oltre ad aver fornito ben 4 assist. Questi numeri, in aggiunta alle prestazioni da urlo della punta, hanno fatto si che passasse in un batter d’occhio da titolare della Nazionale Italiana Under 21 a quella A, apparentemente senza subire il contraccolpo del repentino cambio ne a livello psicologico ne, di conseguenza, a livello di performance sul rettangolo verde. In questo orizzonte così roseo e potenzialmente, grazie alla data di nascita riportata sulla sua carta di identità (1993) ed agli annessi ulteriori margini di miglioramento, ancora più splendente che contraddistingue Belotti, i tifosi granata da una parte non possono che gioire per il fatto di avere nella propria rosa un attaccante di questo spessore ma al contempo non possono trascurare il fatto che un simile giocatore, che rispecchia appieno i valori cardine del Toro (quelli della grinta e del non mollare mai su tutti), dovrà molto probabilmente approdare prima o poi in lidi ancor più competitivi. Nel mentre, possono continuare a goderselo come stanno iniziando a fare anche tutti i restanti tifosi della Nazionale Italiana di calcio.     

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