È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
ANCORA SPERIMENTAZIONE PER LA PRIMAVERA TEATRALE RAGUSANA
18 Apr 2013 07:34
RAGUSA – Proseguono gli appuntamenti con la “Primavera Teatrale Ragusana” al teatro Donnafugata di Ibla. Sabato 20 aprile alle 21 va in scena “Le figlie del sellaio” di e con Alessandro Conte. Tratto liberamente dalla silloge prodotta dal padre, Giuseppe Conte, intitolata “Oltre le colline dei Sieli” (Premio Nazionale di Narrativa, Piacenza 1982), il monologo è interpretato dallo stesso Alessandro Conte, attore diplomatosi all’Accademia dei Filodrammatici di Milano. L’adattamento drammaturgico dell’opera originaria proposto da Alessandro Conte, che si cala nei panni di un moderno giullare-cantastorie, trasmette perfettamente il clima naturale di un quartiere siciliano. Vengono narrate le vicende di Don Mario, il vecchio novellatore che incanta i bambini raccontando loro delle storie, la tragedia di Pietro Maccarese, la generosità di Rosina che si contrappone al suo mestiere immorale, Nastàsi il giovane che nella sua esistenziale negatività mette in discussione gli antichi dilemmi del vivere. E ancora la triste vicenda di compare Alfio, sellaio schiacciato dagli eventi che coinvolgono la sua famiglia e tuttavia guidato da un suo sotterraneo bisogno di riscatto e di redenzione, e delle sue due figlie: Nunzia la ribelle e Savina costretta ad una maturità precoce. È un ragazzino a raccontare tutto, emulando la figura fascinosa di Don Mario, nella speranza di colpire la bella Nice. Si delinea così un quadro umano variegato e complicato che compone questo piccolo microcosmo, che può essere percepito come una metafora di vizi e virtù umane universali. Il racconto delle storie e delle passioni dei protagonisti, la loro soggettività e la loro coralità, ci restituisce il clima di un’epoca, il sapore di una civiltà e un’accattivante concezione della vita e della morte che caratterizza tanta parte della letteratura siciliana. E proprio l’attore Alessandro Conte, raccontando la sua esperienza teatrale legata al testo, spiega che ci si trova dinnanzi ad “un’indagine sul linguaggio, all’importanza della memoria, allo sguardo sul mondo dei vizi e delle virtù umane, al miracolo del raccontare che risveglia dalla morte, al legame affettivo e viscerale con una terra che da sempre sento appartenermi. Queste le ragioni dell’impegno da me preso nello svolgere una ricerca che vuole avere anzitutto il carattere di un racconto dove ci si possa seppellire il cuore. Dove la storia di una difficile e coraggiosa maternità possa davvero diventare un inno alla vita”. Per info e prenotazioni: Teatro Donnafugata, via Pietro Novelli 3, Ragusa Ibla – tel 333.9443802 o 339.2912245 – www.teatrodonnafugata.it – www.facebook.com/teatrodonnafugata
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