ANCORA IN MANO AI PIRATI SOMALI LA NAVE CISTERNA ENRICO IEVOLI

In mano ai pirati somali, dallo scorso dicembre, la nave cisterna italiana Enrico Ievoli, della compagnia Marnavi di Napoli. In ostaggio l’intero equipaggio composto da cinque marinai ucraini, sette indiani e sei siciliani. Diciotto uomini in tutto. Fra cui il cuoco pozzallese Carmelo Sortino di 48 anni.  La moglie e le due figlie non rilasciano dichiarazioni. Unico a commentare l’accaduto, subito dopo l’avvenuto sequestro, è stato il fratello Luciano, noto riparatore e venditore di moto. Si sa comunque per certo che i familiari sono in continuo contatto con gli uffici della Farnesina. In occasione dell’incontro con i funzionari del Ministero degli Esteri, avvenuto a Roma pochi giorni dopo il sequestro, è stato raccomandato a tutti di mantenere l’assoluto silenzio. Per non compromettere o intralciare il lavoro della diplomazia italiana. Intanto sono trascorsi due mesi. “Nessuna novità ad oggi – dice il nipote Raimondo Sortino – figlio del fratello Luciano. Posso solo confermare che mia zia viene costantemente informata da Roma sugli sviluppi della situazione”.

Ragionevolmente ottimisti i marittimi locali. Che rappresentano la più importante forza lavoro della città. “Ci rendiamo conto che non è facile per la famiglia – dicono due ex ufficiali di coperta – gestire momenti così difficili; tuttavia siamo convinti che tutto si risolverà per il meglio, così come è avvenuto nel caso di Luca Ignazio Gugliotta e dei quattro nostri concittadini a bordo del rimorchiatore Asso 22 sequestrato al porto di Tripoli”. I pirati non hanno regole. Per cui diventa anche difficile fare previsioni sulla durata del sequestro. La Savina Caylyn di proprietà della società partenopea Fratelli D’Amato, con a bordo un equipaggio di 22 uomini, tra cui cinque italiani, è stata liberata dopo circa dieci mesi. Ma questo non autorizza a fare previsioni pessimistiche. “L’”incidente” potrebbe evolvere positivamente in tempi relativamente brevi. Alla luce anche del recente appello rivolto dal presidente del Consiglio Mario Monti al premier somalo Abdiweli Mohamed Alì per un immediato rilascio della nave e dell’equipaggio. “Ritengo necessario – si legge in un comunicato di Palazzo Chigi – avviare una rapida ed efficace azione contro la pirateria; nel contempo auspico che le autorità somale facciano tutto quanto in loro potere per la liberazione della nave Enrico Ievoli”. Ieri si è tenuta a Londra la conferenza internazionale sulla Somalia, alla quale hanno partecipato il massimo rappresentante dell’Onu, Ban Ki Moon, il segretario di Stato americano Hillary Clinton e i ministri di 40 Paesi, fra cui l’italiano Giulio Terzi.

 

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