ANCORA IN AZIONE LE RUSPE STAVOLTA A PUNTA BRACCETTO

 

Dopo l’abbattimento dell’ex caserma della guardia di finanza a Punta Secca, stamani le ruspe passano allo spiaggione di Punta Braccetto. La struttura, in cemento armato, doveva servire come vasca di rilancio dei reflui fognari con l’utilizzo di alcune pompe annesse che non sono state di fatto,mai, messe in funzione. “E’ stato un intervento complesso che ci consente di ridare la giusta centralità ad una spiaggia di particolare pregio – spiega l’assessore all’ambiente Giansalvo Allù -L’erosione del mare e le mareggiate degli ultimi anni hanno letteralmente inghiottito quella meravigliosa spiaggia facendo emergere, di fatto, dall’arenile quell’orribile vasca”. La vasca di sollevamento dei reflui fognari, dopo la demolizione, sarà costruita altrove lungo la strada di accesso della frazione di Punta Braccetto le cui competenze ricadono tra i comuni di Ragusa e Santa Croce, “Da una parte la questione della sicurezza – aggiunge Allù – dall’altro  quella dell’immagine di una spiaggia che era deturpata dalla presenza di una struttura in cemento come quella. Da qui la decisione dell’amministrazione comunale di spostarla in un’altra sede più sicura e meno invasiva al fine, poi, di attivare la rete fognaria anche nella borgata di Punta Braccetto. Già dal settembre scorso – spiega l’amministratore – avevamo preso impegno formale con i componenti del comitato di Punta Braccetto per rimuovere la centralina di sollevamento e trasferirla, subito dopo l’estate, un po’ più a monte dove non intaccherà l’ambiente marino e sarà più funzionale. Dopo l’obbrobrio eliminato a Punta Secca, mi riferisco all’ex caserma della Guardia di Finanza, un’altra promessa è stata mantenuta. Ritengo – conclude l’assessore Allù – che questo sia un altro importante impegno preso dalla giunta Iurato che va verso la direzione di una valorizzazione della nostra costa nonché di promozione turistica del territorio”. Resta da risolvere l’annoso problema dell’allaccio alla rete idrica e fognaria nel territorio di Ragusa. Con l’allaccio alla conduttura principale, nella parte di Santa Croce, che attraversa via dei canalotti. Una vicenda lunga e farraginosa  tra i due comuni e la ditta privata che gestisce il servizio idrico e fognario nel territorio camarinense.

 

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