È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Anche le famiglie del ragusano vedono “nero” per il proprio futuro. Il 30% non farà vacanze, saltati acquisti di mobili, auto ed elettrodomestici
27 Mag 2020 09:44
Il rapporto Confcommercio-Censis evidenzia come pure le famiglie del Ragusano vedano “nero” per il proprio futuro e per quello del Paese. Il 30% questa estate non farà vacanze mentre sono saltati gli acquisti di mobili, auto ed elettrodomestici. E’ un dossier specifico quello che l’associazione di categoria ha proposto e che riflette le ripercussioni sull’economia, anche locale, causate dalla pandemia. Naturalmente, tutto ciò è successo a causa della crisi sanitaria e del Lockdown.
Gianluca Manenti, presidente della ConfCommercio Ragusa, dichiara: “Il 42,3% delle famiglie anche nel nostro territorio ha visto ridursi l’attività lavorativa e il reddito, il 25,8% ha dovuto sospendere del tutto l’attività e il 23,4% è finito in Cig. Dallo studio emerge, inoltre, che quasi sei famiglie su dieci temono di perdere il posto di lavoro e che resta molto ampia la fascia di chi, dopo la riapertura del Paese, guarda al futuro con pessimismo: il 52,8% vede “nero” per la propria famiglia, percentuale che sale al 67,5% con riferimento alle prospettive del Paese.
Quanto ai consumi, infine, il 23% ha dovuto rinunciare definitivamente all’acquisto di beni durevoli (mobili, elettrodomestici, auto) già programmati e il 48% a qualunque forma di vacanza (weekend, ponti, Pasqua, vacanze estive).
A quest’ultimo proposito, oltre la metà delle famiglie non ha programmato nulla per il prossimo futuro e circa il 30% rimarrà a casa non avendo disponibilità economica (percentuale che sale al 57% per i livelli socioeconomici bassi). Solo il 9,4% si permetterà il “lusso” di partire ma con una riduzione di budget e di durata”. “Il rapporto Confcommercio Censis – precisa Manenti – delinea, dunque, un paese in forte difficoltà e mai così preoccupato. In sintesi, produzione lenta; rischio disoccupazione; crollo della fiducia e dei consumi”.
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