ANCHE IERI UNA DOMENICA DA DIMENTICARE PER IL COMMERCIO

“Nulla cambia. Nonostante gli allarmi che, nei giorni scorsi abbiamo lanciato, sostenendo la gravità della situazione, tutto resta invariato”. E’ il presidente della sezione Ascom di Modica, Giuseppe Assenza, ad affermarlo, chiarendo che sui due fronti su cui era stato richiesto l’intervento, con la predisposizione di specifici controlli, dell’Amministrazione comunale non si sono registrate novità di sorta. “Anzi – continua Assenza – tutt’altro considerato che, anche ieri, in città, ci sono state segnalate delle aperture irregolari da parte di alcuni negozi di generi alimentari mentre a Marina di Modica, anche per quest’ultima domenica, l’abuso di aree pubbliche da parte degli ambulanti abusivi è diventato un eccesso insopportabile.

E tutto ciò, almeno per quanto riguarda Marina, mentre in piazza c’era una pattuglia dei vigili urbani che non procedeva ad effettuare alcun tipo di controllo, accontentandosi di sopportare una situazione di deregulation che non ha precedenti e che denota l’impotenza del corpo di Polizia municipale”. Per questi motivi, l’Ascom di Modica stigmatizza l’atteggiamento, per l’ennesima volta, dell’assessore al ramo, dell’assessore allo Sviluppo economico oltre che del comando di Polizia municipale. “Non riescono a dare la benché minima risposta – afferma ancora il presidente Assenza – rispetto alle tante segnalazioni inoltrate”.

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Evidentemente al presidente Assenza non fanno leggere il nostro giornale perché i suoi comunicati stampa partono dalla sede di Ragusa. Speriamo ci diano il numero di telefono che così lo informiamo noi di quello che scriviamo. Abbiano fatto almeno una decina di articoli sull’argomento ma nessuna risposta. Oggi ci fermiamo a due soli argomenti.  Primo: Come pensa Assenza di risolvere la crisi del commercio? Chiudendo i negozi la domenica? Secondo: Assenza non ha aperto bocca rispetto alle mancate emissioni da parte dei sindaci di Ragusa, Modica e Scicli  delle ordinanze di aperture dei negozi nelle tre città d’arte come recita il decreto dell’Assessore regionale al Commercio per la deroga alla chiusura in queste tre città iblee. Se ci risponde lo…perdoneremo!

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