Anche gli imprenditori ragusani sono esposti all’usura? E’ quanto emerge da un’indagine di ConfCommercio

Anche gli imprenditori ragusani sono esposti all’usura? Sembra essere questo il risultato emerso da un’indagine Format research commissionata dall’ufficio studi Confcommercio per fare il punto sull’infiltrazione della criminalità organizzata nell’ambito del tessuto di alcuni comparti delle imprese del terziario, alla luce delle difficoltà che stanno affrontando queste ultime a causa dell’emergenza economica in atto.

Due aspetti, evidenziati anche dai mezzi di comunicazione e all’attenzione delle istituzioni, appaiono oggi di particolare importanza: l’esposizione degli imprenditori all’usura e i tentativi da parte della criminalità di appropriarsi di aziende in condizione di temporanea ma grave fragilità.

A fronte di una media del 9,8% sul totale campione, il 13,1% dei ristoratori e dei proprietari di bar dichiara di avere sentito personalmente notizie di pressioni usuraie su imprese del proprio settore e della propria zona. Anche quest’evidenza è coerente con le attese a priori: più fragile è l’impresa, più elevata è la pressione, almeno in teoria. E i settori del food away from home sono certamente quelli che più hanno sofferto e più stanno soffrendo perdite di fatturato e di reddito, diventando così più esposti alle pressioni della criminalità.

Una percentuale analoga (8,8%) a quella registrata per l’usura si rileva rispetto alla notizia acquisita attraverso canali personali per quanto riguarda le imprese che hanno subito dei tentativi di essere acquisite per un prezzo fuori mercato, ossia molto inferiore o molto superiore a quello reale, sempre nella medesima zona dove operano con la propria attività.

Il 67,4% delle imprese intervistate ritiene, comunque, “molto” o “abbastanza” efficace l’azione delle forze dell’ordine e della magistratura, per contrastare l’azione della criminalità contro le imprese e il 66,0% del campione ritiene “molto” o “abbastanza” efficaci le diverse forme di collaborazione in atto tra autorità centrali e locali, forze dell’ordine e magistratura da una parte e associazioni di categoria degli imprenditori e altre forze della società civile dall’altra per contrastare l’azione della criminalità ai danni delle imprese.

Il 60% circa degli intervistati ritiene che l’imprenditore che si trova alle prese con i fenomeni criminali dell’usura e del tentativo della malavita di impadronirsi delle imprese deve denunciare subito alle forze dell’ordine o comunque alla magistratura il reato del quale è rimasto vittima.

Il 33% delle risposte indica un’assenza di strategie rispetto alle pressioni criminali (“non saprei cosa fare”) e solo un’esigua minoranza appare completamente sfiduciata (“non si dovrebbe fare niente poiché è inutile”).

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