Ance e Cna Ragusa sul Superbonus: “Crediti incagliati, imprese in affanno”

“Questa è l’ultima opportunità che abbiamo per sbloccare realmente il meccanismo della cessione del credito che sta paralizzando gli interventi di Superbonus già avviati ed è fonte di grandi disagi per le famiglie e le imprese”, spiegano il presidente di Ance Ragusa e il Presidente Cna Edilizia Ragusa dopo l’impasse registrata in Commissione al Senato che stava discutendo sugli emendamenti al Decreto Legge “Aiuti bis”.

“Ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità sia del Governo che delle varie forze politiche e intervenire tempestivamente per evitare il fallimento di migliaia di imprese che hanno immagazzinato i crediti ma che ora non riescono più a monetizzarli. Una situazione che mette a rischio il proseguimento dei lavori e la sopravvivenza delle stesse aziende”.

Per risolvere la grave situazione di stallo che si è andata a creare negli ultimi mesi a causa delle continue modifiche normative “occorre modificare il meccanismo della responsabilità solidale che di fatto impedisce a nuovi acquirenti di accedere al credito” aggiungono. “Le frodi non si combattono facendo fallire le imprese e mettendo in difficoltà le famiglie” ribadiscono Ance Ragusa e Cna Edilizia Ragusa, che proseguono, “siamo stati i primi a segnalare mesi fa i vuoti nella normativa di alcuni bonus edilizi a causa dei quali sono scaturite la gran parte delle frodi ai danni dello Stato, il Superbonus peraltro non è tra questi. Ma con il Decreto antifrode questi errori sono stati corretti e non c’è ragione ora per mantenere l’estensione del principio della responsabilità solidale anche ai successivi acquirenti bloccando di fatto il meccanismo della cessione del credito”.

Secondo Anca Ragusa e Cna Edilizia Ragusa, “occorreva ampliare la capacità di acquisto da parte degli istituti di credito che hanno in pancia grandi liquidità mentre le imprese sono in sofferenza ma il Senato ha deciso di rinviare tutto a martedì prossimo. Modificando il meccanismo della responsabilità solidale che di fatto impedisce a nuovi acquirenti di accedere al credito si consentirebbe di ampliare la capacità di acquisto da parte degli istituti di credito che hanno accumulato grandi quantità di crediti “incagliati”.

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