AMORE E MORTE

Eros e Thanatos, Amore e Morte. Un binomio che è anche asse, coppia, patologia. Una visione univoca, su spazi contrapposti. Sono gli elementi emersi ieri pomeriggio al Centro servizi culturali di Ragusa in occasione della presentazione di due libri: “Il canto poetico dell’amore” di Simona Accarpio e “E vissero? Fiabe horror e dintorni” di Aurora Stella. Un’operazione letteraria molto interessante che ha messo a confronto due autrici che affrontano, in qualche modo, lo stesso argomento da punti di vista diametralmente opposti. A presentare l’appuntamento la consigliera comunale Elisa Marino che ha parlato di “una occasione più unica che rara per affrontare temi come l’amore e la morte sotto una visuale differente dal solito, un modo inedito che ci ha consentito di prendere atto dei contenuti di due scritti letterari l’uno opposto all’altro in cui c’è tutto il vissuto di due autrici che meritano una grande attenzione. Siamo onorati che abbiano scelto anche Ragusa – ha aggiunto Marino – per un evento che testimonia come, sempre più, la nostra città riesca a proporsi con occasioni particolari come questa per potere elevarsi su confronti di altissimo livello, tesi a scandagliare il nostro essere”. La psicologa Denebola Ammatuna ha spiegato come questa contrapposizione rappresenti, in qualche modo, le due facce della stessa medaglia. “Amore e Morte – ha detto Ammatuna anche nella qualità di responsabile del centro antiviolenza “Lia Pipitone” – sono da considerarsi come spinte propulsori e distruttrici nella società e nella vita personale di ogni individuo”. Accarpio, nel suo libro, è ispirata dalla figura dell’Amore, dal richiamo struggente dello stesso, della passione. Ma anche dall’istinto della vita. Al contrario, ad ispirare Stella è la figura della Morte, la brutalità di una realtà che lascia poco spazio al sentimento che non sia quello della paura o quello dell’istinto della sopravvivenza. A rendere ancora più struggenti le pagine dei due testi, il reading dei due attori Simonetta Cuzzocrea e Loreto Morando che hanno reso in maniera emozionante l’interpretazione di alcuni brani delle fiabe oltre a declamare alcuni versi poetici significativi.

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