Amnesty: “Italia, tante occasioni mancate nel 2021 per migranti, donne e esponenti Lgbt”

“L’Italia nel 2021 è caratterizzata da tante occasioni mancate per i diritti”. Il giudizio arriva dall’ultimo rapporto su ‘La situazione dei diritti umani nel mondo 2021-22’, e a riferirlo in conferenza stampa a Roma è la responsabile campagne Ilaria Masinara. A essere ancora oggetto di restrizioni “sono i migranti, le donne, gli esponenti della comunità Lgbt e le persone private della liberta”.

A partire dagli oltre 1.500 morti nel Mar Mediterraneo nel 2021, un terzo in più rispetto al 2020. “Italia e Ue- avverte Masinara- continuano a ignorare i canali di protezione legali, mentre sono state oltre 32mila le persone riportate dai guardiacoste libici in Libia, dove abbiamo prove documentate che questa gente poi subisce torture e segregazione”.

Luoghi di sospensione dei diritti esisterebbero anche sul suolo italiano: “Penso ai centri per il rimpatrio o alle navi quarantena, ma anche a qui migranti senza un riconoscimento legale che li obbliga a vivere ai margini, in centro informali. Persino con la pandemia non si è accelerato il processo per l’accesso alla salute”. Masinara cita le cause giudiziarie a carico persone o organizzazioni che salvano le vite in mare, e che “spesso si estendo indefinitamente: solo a maggio si terrà in Sicilia l’udienza preliminare per gli equipaggi di Iuventa, Medici senza frontiere e Save the Children in relazione alle operazioni di soccorso condotte nel 2016 e 2017”.

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