È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
AMIU: SQUADRA PUNITIVA DI NUOVO IN AZIONE
13 Ago 2010 09:57
Ancora l’Amiu, al centro di episodi che l’omertà e la violenza spingono verso l’oscurità e la disinformazione. Ancora, come nei casi precedenti, le notizie trapelano dopo diverse settimane sfocate, incerte, imprecise: nulla si sa, si dice che, pare che… E’ questo il segnale più preoccupante dello sconquasso che è diventata l’Amiu di Vittoria. Anche l’episodio dei candelotti forse è riconducibile a questa degenerazione. Certo, dopo un mese dai fatti e la cintura di omertà costruita attorno all’accaduto, è difficile ricostruire la dinamica del pestaggio avvenuto all’interno dell’ Amiu il Lunedi di San Giovanni. Una macchina entra nel perimetro dell’Amiu, quattro persone scendono per aggredire una persona che si trova all’interno. Lo lasciano tramortito alla presenza di altre persone, ma in perfetto stile mafioso nulla è trapelato: dirigenza, operai, dipendenti, amministratori (ignari?) non hanno né visto né sentito nulla. L’omertà regna sovrana all’Amiu, alla faccia della maschera di legalità proclamata, per chi vuole fare finta di crederci oramai. Così come accadde qualche mese fa quando un agguato simile, avvenuto in Piazza del Popolo, segno estremo di arroganza, fu spacciato per un diverso (ma grave) episodio di inciviltà di aggressione a un disabile. Tg1 fece il servizio facendo vedere una sedia a rotelle. Casuale? Non ci crede nessuno. Anche allora l’obiettivo era quello di distogliere lo sguardo dall’Amiu, dove ora, a fine legislatura, le operazioni di assunzioni illegali dentro una cerchia ristretta di clienti accriccati in “famiglie” e cumacche, in violazione delle graduatorie esistenti, provocano reazioni di persone disoccupate che vengono normalizzate con violenze fisiche e minacce. Ora forse c’è di piu’: siamo arrivati dove non si doveva mai arrivare: l’Amiu in preda all’illegalità produce violenza. Le famiglie, mafiose e non, si scontrano sul controllo delle assunzioni? Appunto: è questo che bisognerebbe appurare. Invece questi tacciono e nascondono la sporcizia sotto il tappetino.
© Riproduzione riservata
Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it